(AdnKronos) – “Mi hanno massacrato per due mesi. Mi hanno costretto a fare una campagna elettorale da impresentabile, ma in base a quali leggi sono stato considerato impresentabile?” chiede il deputato dell’Udc che si dice pronto a “un’azione risarcitoria”. Nel mirino di De Luca anche i tempi con cui la Commissione Antimafia è arrivata alle sue conclusioni, quasi un mese dopo il risultato delle urne in Sicilia. “Sono un atto di politica criminale – dice – E’ la politica che non ha niente da dire e da fare, perché fatta da mezzi uomini e mezze donne, e si occupa di giudiziaria. Del resto, dall’altro lato, abbiamo i giudici che entrano in politica. Un’invasione di campo”.
Il deputato dell’Udc continua intanto la sua battaglia per quella che, alla revoca dei domiciliari e del sequestro dei beni da parte del gip, aveva definito “una porcheria” nei suoi confronti, parlando di “un conto aperto con alcuni personaggi nel tribunale di Messina”. “Quello era solo l’aperitivo – dice – Sto preparando una terza denuncia contro gli organi inquirenti che presenterò il 12 dicembre e sulla quale farò anche una conferenza stampa. Sono stato arrestato per una illegittima prosecuzione di una vicenda per la quale ero già stato assolto”.