Home Nazionale Elezioni: dubbi governo su dl collegi, diversi casi citati, c’è anche Toscana (2)

Elezioni: dubbi governo su dl collegi, diversi casi citati, c’è anche Toscana (2)

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(AdnKronos) – Nella relazione si portano anche alcuni esempi di soluzioni adottate dalle commissione che non convincono del tutto il governo. “A titolo esemplificativo, si cita il caso in cui, per il riporto in soglia del collegio di Civitavecchia, la Commissione ha previsto lo spostamento di un comune della città metropolitana di Roma Capitale nella provincia di Viterbo, in quanto appartenente a un parco regionale”.
Mentre per il governo “avrebbe potuto essere effettuato spostando invece, riportandoli così nella loro naturale sede amministrativa e organizzativa, alcuni comuni della provincia di Viterbo ricadenti nel collegio di Civitavecchia nel collegio della loro provincia. Quindi, in tale caso, avrebbe potuto essere realizzato un adattamento che avrebbe consentito un miglioramento del livello di integrità delle aree vaste”. E vengono riportati diversi altri esempi in cui il governo avrebbe fatte scelte diverse. Si citano la Sicilia, l’Umbria, le Marche. E c’è anche la Toscana.
Qui, sottolinea il governo, “l’aggregazione dei collegi uninominali è stata effettuata accorpando collegi di province diverse, come Prato e Firenze, separando collegi appartenenti alla stessa città metropolitana come Empoli”. Invece si potevano “realizzare aggregazioni più rispettose del criterio oggettivo delle unità amministrative”. Per quanto concerne le altre regioni, si conclude nella relazione “anche se risulta certamente condivisibile lo sforzo di rispettare la soluzione ‘di norma’ di partire dai collegi uninominali 1993, potrebbe essere considerata la possibilità di valutare dei leggeri aggiustamenti in modo da far coincidere la determinazione dei nuovi collegi con le realtà amministrative attualmente vigenti”.