Home Nazionale Eutanasia: Exit Italia, suicidio assistito per 50 italiani in Svizzera nel 2016

Eutanasia: Exit Italia, suicidio assistito per 50 italiani in Svizzera nel 2016

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Roma, 27 feb. (AdnKronos Salute) – Cinquanta italiani, nel 2016, sono andati a morire in Svizzera come Dj Fabo, “morto dignitosamente, ma in esilio, perché questo Paese ci obbliga a morire lontano dagli affetti più cari”. A snocciolare il dato è Emilio Coveri, presidente di Exit Italia (Associazione italiana per il diritto a una morte dignitosa), che commenta così all’AdnKronos Salute la vicenda del giovane deejay, che si è sottoposto in Svizzera a suicidio assistito.
Sono “90 al mese i cittadini italiani – ricorda Coveri – che chiamano l’associazione Exit Italia per chiedere di avere informazioni su come ottenere il suicidio assistito in Svizzera. E mi è capitato anche di ricevere due richieste per pazienti minorenni, da parte di genitori disperati. Naturalmente, per loro non abbiamo potuto fare nulla”. Secondo l’esperto, “il numero di coloro che chiedono il nostro aiuto è in aumento e si tratta nel 20-30% dei casi di malati psichici: situazioni che nemmeno la Svizzera riesce ad affrontare bene, perché è davvero difficile capire malattie di questo tipo. Lo stesso problema si presenta per i minori, per i quali la ‘dolce morte’ non è consentita oltre confine”.
“A giudicare dalla crescita vertiginosa delle chiamate che riceviamo – sottolinea Coveri – è davvero urgente una legge anche in Italia, un Paese che obbliga ancora oggi a morire in esilio. Ma non credo che verrà fuori una buona legge e chi potrà permettersi di pagare continuerà ad andare in Svizzera per morire dignitosamente”.