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Fao: a novembre cala indice prezzi alimentari, boom cereali

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Roma, 7 dic. (AdnKronos) – I prezzi alimentari globali sono diminuiti marginalmente a novembre, poiché i bassi prezzi dei prodotti lattiero-caseari hanno compensato il forte aumento delle quotazioni dello zucchero e degli oli vegetali, secondo l’ultimo Indice dei prezzi alimentari della Fao emesso oggi. L’indice ha registrato una media di 175,8 punti a novembre, un calo dello 0,5% rispetto al mese scorso, ma sempre più alto del 2,3% rispetto a un anno fa.
La Fao ha anche rivisto al rialzo le sue previsioni globali sui cereali e ora prevede che le forniture mondiali saliranno a circa 3.331 milioni di tonnellate, il massimo storico. L’Indice dei prezzi alimentari della Fao è un indice ponderato su base commerciale che misura i prezzi di cinque principali materie prime alimentari sui mercati internazionali.
La flessione di novembre è stata determinata da un calo del 4,9% nell’Indice Fao dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari, poiché le quotazioni del burro, del formaggio, del latte intero, scremato e in polvere sono diminuite. Al contrario, l’indice dei prezzi dello zucchero è salito del 4,5%, principalmente a causa di un calo delle esportazioni dal Brasile e delle preoccupazione circa il fatto che i prezzi stabili del petrolio possano portare a una maggiore produzione per produrre etanolo.