Roma, 3 nov. (AdnKronos Salute) – Statine fin dall’età di 10 anni, a quei bambini che ‘ereditano’ la tendenza ad avere il colesterolo alto. E’ la severa raccomandazione del National Institute for Health and Care Excellence (Nice) britannico, che mira a prevenire futuri casi di infarto, ictus e altre malattie dovute all’ipercolesterolemia. Per farlo, i medici di medicina generale e i pediatri sono chiamati a vigilare e a segnalare possibili piccoli pazienti da sottoporre a tutti i test del caso e poi eventualmente da includere nella terapia preventiva, riporta il ‘Telegraph’ online.
Le stime parlano di circa 260.000 inglesi, inclusi 50.000 bambini, che soffrono di un difetto genetico che impedisce all’organismo di contrastare il colesterolo. Secondo il Nice, le statine andrebbero date nei casi più gravi anche a questi piccoli, per ridurre il loro rischio (pari a circa il 50%) di problemi più tardi nella vita. Attualmente, invece, solo 600 bimbi sono in cura nel Paese per questo genere di problematica.
“L’ipercolesterolemia familiare – spiega Mark Baker, direttore del Centre for guidelines del Nice – è una condizione grave, spesso non diagnosticata ma relativamente comune, che se trattata tempestivamente, idealmente durante l’infanzia, non influisce sulla normale aspettativa di vita per la maggior parte dei pazienti. Iniziare il giusto trattamento il più presto possibile è importante”.