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Federmanager-Miur: “Piano per alternanza scuola-lavoro”

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Roma, 27 lug. (Labitalia) – Un piano congiunto per stringere il legame tra mondo dell’istruzione e mondo dell’impresa attraverso la partecipazione diretta di manager e alte professionalità alle esperienze di alternanza scuola-lavoro. Si presenta così il protocollo di intesa firmato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da Federmanager, la Federazione che rappresenta i manager dell’industria, che inaugura l’alleanza pubblico-privato per l’orientamento al lavoro e l’acquisizione di competenze manageriali da parte delle giovani generazioni. E’ quanto si legge in una nota.
Miur e Federmanager si impegnano a collaborare sui temi più attuali, concentrando le iniziative per la realizzazione del piano nazionale ‘Industria 4.0’ e, più in generale, per la ‘Digital transformation’, non solo relativamente alle competenze riferite agli applicativi tecnologici ma anche alle principali skills manageriali che si riveleranno essenziali per guidare con successo il cambiamento industriale in atto.
A partire dal prossimo anno scolastico, dunque, gli alunni degli istituti di secondo grado entreranno in contatto con i manager associati a Federmanager i quali, in funzione di tutor, li accompagneranno nei percorsi di simulazione di impresa, sulla base delle positive esperienze già maturate sui territori secondo la mappatura dei progetti realizzati dalla Federazione.
“I nostri manager forniranno competenze, esperienze e daranno il buon esempio ai ragazzi che si stanno avvicinando al mondo del lavoro e dell’impresa. Riteniamo che questo sia il modo più intelligente per realizzare nei fatti il passaggio di sapere tra le generazioni”, ha commentato il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla. “Crediamo fortemente nella validità di questa intesa. Abbiamo attivato numerose esperienze di alternanza scuola lavoro in questi mesi, anche in coordinamento con la nostra onlus ‘Vises’, e riteniamo che sia uno strumento straordinario per consentire ai nostri giovani di fare scelte consapevoli per la propria carriera e utili per lo sviluppo di un’economia più competitiva e più responsabile”, ha aggiunto Cuzzilla.
I progetti formativi saranno seguiti da un comitato tecnico-scientifico a composizione mista che, durante i 3 anni di vigenza del protocollo, monitorerà la realizzazione degli interventi e proporrà gli opportuni adeguamenti per il miglioramento dei risultati. Tra i compiti del comitato vi è quello di analizzare le richieste emergenti dal mercato del lavoro e di verificare l’acquisizione, da parte degli studenti, delle competenze professionali previste dai singoli progetti di alternanza scuola lavoro.
Per garantire un’esatta corrispondenza tra esigenze delle imprese e mondo dell’education, le singole esperienze progettuali saranno declinate sulla base del fabbisogno espresso dalle realtà locali, che potrà emergere durante un ciclo di appuntamenti territoriali organizzato con la collaborazione di Unioncamere per stimolare l’incontro tra domanda e offerta sui temi dell’alternanza.