Home Nazionale Femminicidio: Grasso, Lia Pitone uccisa per sub-cultura ancora da combattere

Femminicidio: Grasso, Lia Pitone uccisa per sub-cultura ancora da combattere

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Roma, 23 set. (AdnKronos) – “24 anni, un figlio piccolo, Lia Pipitone era una ragazza come tante. La uccisero, il 23 settembre 1983, simulando una rapina. Perché? Perché amava la libertà e la sua indipendenza: la sua famiglia mafiosa non poté tollerare il fatto che avesse una relazione extraconiugale e acconsentì al suo omicidio. Secondo loro, infatti, il suo amore clandestino infangava ‘il buon nome’ della famiglia cui apparteneva e l’onore doveva essere lavato con il suo sangue”. Lo ricorda in un post su Facebook il presidente del Senato, Pietro Grasso.
“Quella di Lia Pipitone -aggiunge- è una storia terribile che descrive una subcultura che ancora oggi, sebbene in forme diverse ma non meno mostruose, tocca il nostro Paese, e che dobbiamo combattere”.