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Fra le colline torinesi si va ‘Di freisa in freisa’

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Torino, 15 giu. (Labitalia) – Conto alla rovescia per il weekend ‘Di Freisa in Freisa’: il 17 e 18 giugno, nel centro storico di Chieri, fra le colline di Torino, prenderà il via l’ottava edizione di un evento che, quest’anno, si preannuncia ancora più ‘pop’, per festeggiare i cinque secoli di un vino che non è mai stato così giovane. È del 1517, infatti, la bolla doganale che cita per la prima volta una delle denominazioni piemontesi più eclettiche, dando il via alla storia di un vitigno versatile e con geni decisamente nobili, che recenti studi del Cnr indicano come diretto discendente del celebre Nebbiolo.
E saranno proprio le innumerevoli sfumature del Freisa ad andare in scena nella città che ne è la culla, con un intenso weekend di laboratori, degustazioni e contaminazioni che vedranno il vino duettare con la musica, la letteratura e, naturalmente, con i prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia locale. Protagoniste assolute le cinque Doc del Piemonte: Freisa di Chieri, Freisa d’Asti, Monferrato Freisa, Langhe Freisa e Colli Tortonesi Freisa.
Sarà possibile degustarle andando letteralmente di Freisa in Freisa per le vie del centro storico di Chieri, passeggiando lungo l’enoteca itinerante che proporrà una selezione delle migliori etichette (il costo del coupon che dà diritto a 4 assaggi è di 8 euro, più 2 euro di cauzione per il calice). L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 17 giugno, alle ore 12, con un’anteprima già venerdì pomeriggio, quando, alle 18, in occasione dell’incontro a Chieri delle Città del Piemonte di Terra Madre, Carlo Petrini riceverà nel Cortile del Municipio la cittadinanza onoraria della città capitale del Freisa.
Sempre venerdì pomeriggio, piazza Cavour si trasformerà nella ‘Piazza del Gusto’ che, per l’intero weekend, ospiterà i prodotti d’eccellenza dei Maestri del Gusto di Torino e piatti tipici regionali da tutta Italia, oltre a laboratori di panificazione sui tradizionali grissini Rubatà e sulla Focaccia dolce di Chieri, aperti sia ai bambini che agli adulti. In ‘iazza Umberto I sarà invece allestita la ‘Freisa Lounge’, che accoglierà i numerosi workshop aperti al pubblico. A partire dalle 14, sabato, si parlerà di riscatto degli autoctoni e piccole Doc, ma anche di terroir ed effervescenza, legami tra fotografia e vino, abbinamenti e mix, come quello che vedrà la storia del Freisa e del Vermouth ‘miscelate’ in un’edizione speciale della Martini Bar Academy.
Domenica, spazio al racconto delle più belle storie sul Freisa, degustazioni alla cieca e momenti di approfondimento che affronteranno temi di attualità, come le intolleranze alimentari nel mondo del vino. Non mancheranno, poi, le contaminazioni artistiche e musicali. L’intero weekend sarà una grande festa, con negozi aperti e l’occasione per andare alla scoperta della città delle Cento Torri e delle sue colline: 40 ristoranti ed enoteche locali proporranno menu a tema, mentre sette cantine a cavallo tra le colline chieresi e astigiane apriranno le porte ai visitatori (Rubatto, Balbiano, Il Girapoggio, La Borgarella, Terra dei Santi, Cascina Gilli e Rossotto). Sarà inoltre possibile visitare il vigneto sperimentale dell’Università di Torino, presso il centro Bonafous di Strada Pecetto.
Di Freisa in Freisa è organizzato dal Comune di Chieri (To) in collaborazione con il Consorzio del Freisa di Chieri e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, con il supporto tecnico dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) e di Totem per la parte logistica e la segreteria organizzativa.
Oggi il Freisa è coltivato quasi esclusivamente in Piemonte, dove interessa una superficie di 854 ettari, quasi il 2% dell’area vitata regionale. I vigneti si estendono dalle colline a sud di Torino, che vanno da Chieri ad Asti, al Casalese alessandrino e in piccole aree della Langa Cuneese, nel Tortonese, nel Pinerolese, Canavese e nei Colli Novaresi. Un vitigno autoctono e poliedrico, le cui uve rosse si prestano a stili di vinificazione profondamente diversi, dando vita a vini frizzanti, secchi, dolci, giovani, ma anche adatti a invecchiare.
“Chieri è da sempre la culla del Freisa, un’eccellenza che unisce le nostre colline a quelle del Monferrato e delle Langhe. Una coralità che, quest’anno, è espressa anche dalle sinergie oltre confine siglate con la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba e Slow Food, due partner prestigiosi con cui puntiamo a far conoscere sempre di più il grande valore di questo vitigno”, sottolinea Marina Zopegni, assessore alle Attività Produttive del Comune di Chieri.
“La forza del Freisa, nonché la sua caratteristica principale, è la versatilità: un aspetto – sottolineano il presidente del Consorzio del Freisa di Chieri, Luca Balbiano, e il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici – che abbiamo scelto di valorizzare per questa edizione ‘Di Freisa in Freisa’, che celebra i 500 anni di un vitigno eclettico e oggi più che mai moderno e al passo con i tempi”.