Roma, 4 dic. (AdnKronos) – La fusione tra Fs spa e Anas è a un passo dal traguardo. Dopo il via libera, nei giorni scorsi, della Corte dei Conti al nuovo contratto di programma della società delle strade da 29,5 miliardi, l’obiettivo di realizzare l’operazione entro l’anno, così come previsto dalla tabella di marcia, è ormai alla portata. E l’annuncio, quasi all’unisono, da Roma e Milano, è arrivato oggi dai principali attori in campo: il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, l’amministratore delegato di Fs spa, Renato Mazzoncini, e il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani.
Sulla rampa di lancio è, dunque, un’operazione dai grandi numeri. Infatti, con il conferimento di Anas nel perimetro delle Ferrovie dello Stato, il gruppo gestirà una rete di 50 mila chilometri in totale e darà lavoro a circa 81mila persone. Genererà un fatturato di 10,5 miliardi di euro, investimenti per 8,1 miliardi, con un patrimonio netto totale di 41 miliardi. Nasce, dunque, un soggetto imprenditoriale, che grazie allo sviluppo di sinergie, punta a competere sui mercati internazionali, soprattutto sul fronte della realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto.
La fusione Anas-Fs è “ora fattibile entro l’anno”, ha detto Armani. “Ormai – ha spiegato parlando in occasione della presentazione della nuova campagna sulla sicurezza stradale- stiamo definendo con il Mit le prescrizioni derivanti dalla decisione della Corte dei Conti. Questa, comunque, l’avevamo già discussa e quindi è di facile integrazione. Questo ci porterà, nei prossimi giorni, alla firma del contratto di programma e si avvera così l’ultima condizione a nostro carico”. C’è poi il fronte del contenzioso, ma – ha osservato – “abbiamo fatto una valutazione e i fondi disponibili sono congrui”.