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Giornalisti: enti categoria da Gentiloni, stop precariato e minacce

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Roma, 6 dic. (AdnKronos) – Stop al precariato e alle minacce ai giornalisti. Sono queste le principali questioni sottoposte al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dai rappresentanti degli enti di categoria dei giornalisti (Ordine, Fnsi, Inpgi e Casagit) ricevuti questa mattina a Palazzo Chigi. “Questa convocazione -ha ricordato il segretario del sindacato, Raffaele Lorusso- nasceva dalla manifestazione che c’era stata una decina di giorni fa ‘libertà precaria, lavoro precario, vite precarie’. Quindi abbiamo fatto il punto della situazione su tutta una serie di provvedimenti che ci aspettavamo e non sono arrivati, a cominciare da quelli che potessero contrastare il ricorso esagerato al lavoro precario, che ormai maschera quello che è a tutti gli effetti lavoro subordinato, c’è un abuso della figura del co.co.co. che non è più tollerabile”.
“Da parte nostra c’è il rammarico che quella doveva essere la legislatura nella quale veniva cancellato il carcere per i giornalisti, non lo sarà, perchè si è creato in Parlamento -ha lamentato ancora Lorusso- un fronte trasversale che è contrario a cancellare il carcere per i giornalisti, perchè c’è chi ritiene che i giornalisti devono in qualche modo restare sotto scacco. E poi abbiamo chiesto un provvedimento nella parte finale della legislatura, se sarà possibile, che intervenga per contrastare il fenomeno delle querele bavaglio, crediamo che questo possa essere fatto, nonostante le sedute a disposizione siano pochissime”.