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‘Grani futuri’, arriva il ‘Manifesto futurista del pane’

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Roma, 20 giu. (Labitalia) – Una grande emozione, che si chiama pane. Numeri inattesi per il lungo week end di ‘Grani Futuri’, alla sua prima edizione, che ha portato nella Via del Gusto di San Marco in Lamis oltre 15.000 persone. Panettieri da tutta la Puglia sabato, e da tutta l’Italia domenica, abbinati a chef (anche stellati) hanno animato uno street food dai sapori unici. E’ stato un viaggio nella memoria e nell’innovazione, sempre a base di pane fresco o raffermo, in sfoglia croccante o soffice, che ha spaziato dal pancotto al sugo di mare, fino al pane abbinato al gelato artigianale a km zero made in Peschici.
Ma non finisce qui, perché nel convento di San Matteo di San Marco in Lamis, ieri è stato sottoscritto il ‘Manifesto Futurista del Pane’, ideato dal fornaio economista Antonio Cera e da Giampiero Di Tullio. E’ il primo seme di quella rivoluzione del pane che Antonio Cera, il fornaio economista di San Marco in Lamis, ha voluto piantare insieme ad Alfredo De Lillo, agricoltore, Michele Sabatino, agricoltore e macellaio, Giuseppe Bramante, agricoltore e allevatore, Luigi Nardella, chef, Filippo Schiavone, agricoltore, Giacinto Lombardi, imprenditore agricolo e ingegnere, Raffaele Schiena, agricoltore e agronomo.
Un mondo variegato, che racchiude la catena alimentare del mangiare sano. Hanno sottoscritto, ieri, anche la parlamentare Colomba Mongiello e i sindaci di San Marco in Lamis, Michele Merla, e di San Giovanni Rotondo, Costanzo Francavilla, confermando la volontà di proseguire uniti in questo percorso di valorizzazione di ‘Grani Futuri’ e dell’artigianato autentico.