Home Nazionale In aula a Palermo il primo trafficante di esseri umani pentito ‘Ecco come si organizzano i viaggi dei migranti’

In aula a Palermo il primo trafficante di esseri umani pentito ‘Ecco come si organizzano i viaggi dei migranti’

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Palermo, 17 gen. (AdnKronos) – Si presenta in aula nascosto da un paravento sanitario per non essere riconosciuto. Eccolo, il primo trafficante di esseri umani pentito, nel processo al presunto trafficante eritreo Mered Medhanye Yedego, che si celebra davanti al Tribunale di Palermo. “Mi chiamo Nuredine Wehabrebi Atta e sono nato in Eritrea dove ho vissuto fino a tredici anni, poi ho iniziato il lungo mio viaggio per raggiungere l’Europa, durato più di sette anni”, inizia così la deposizione fiume del collaboratore di giustizia, che si presenta per la prima volta in un’udienza pubblica. Durante la sua deposizione ha raccontato come funziona il traffico di esseri umani, con i viaggi organizzati, dove vengono ammassati centinaia di migranti, tra cui donne e bambini, su un barcone, anche con il mare in tempesta. E, spesso, i viaggi sono terminati in fondo al Mediterraneo, una vera e propria tomba all’aperto per migliaia di profughi. Atta Weharabi ha raccontato ai magistrati del pool di Palermo che si occupa del traffico di esseri umani, guidato dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia, tutti i retroscena dell’organizzazione e dei pagamenti dei viaggi della speranza di migliaia di migranti.
Atta è stato chiamato dai pm Geri Ferrara e Claudio Camilleri, che rappresentano l’accusa, a deporre contro Mered Yedhego, detto “il generale”, e che è ritenuto uno dei capi dell’organizzazione del traffico di esseri umani, arrestato in Sudan e estradato in Italia nel giugno scorso. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Michele Calantropo, continua a ribadire l’estraneità del suo cliente e parla di “scambio di persona”. Ribadisce da mesi che l’uomo sotto processo sarebbe un profugo di 29 anni di nome Medhanie Tesfamariam Berhe.