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Inail: copertura assicurativa estesa anche all’istituto messa alla prova

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Roma, 11 gen. (AdnKronos) – La copertura assicurativa dell’Inail spetta ora anche alle persone ammesse alla sospensione del processo con messa alla prova, istituto introdotto con la legge n. 67 del 2014 per i reati considerati di minor allarme sociale (quali quelli puniti con una pena non superiore ai quattro anni, o quelli puniti con la sola pena edittale pecuniaria), che prevede lo svolgimento da parte degli imputati di lavori di pubblica utilità non retribuiti presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le aziende sanitarie, gli enti e le organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato.
A stabilirlo, si legge in una nota dell’Inail, è l’ultima legge di Bilancio, che ha esteso la tutela prevista originariamente per i beneficiari di forme di sostegno al reddito, i detenuti e gli internati, e i migranti richiedenti asilo impegnati in progetti di utilità sociale, anche agli imputati in stato di sospensione del processo e messi alla prova, ai condannati per guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, nonché ai tossicodipendenti condannati per un reato di ‘lieve entità’ in materia di stupefacenti.
Per permettere l’estensione della copertura assicurativa a questi nuovi soggetti, il Fondo istituito in via sperimentale presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il decreto legge n. 90 del 2014 convertito in legge 114 del 2014, con una dotazione annuale di 5 milioni di euro finalizzata a reintegrare l’Inail dei costi legati agli obblighi assicurativi contro le malattie e gli infortuni delle persone coinvolte, è stato incrementato per il 2017 con altri tre milioni di euro. A breve saranno diramate le istruzioni operative per la corretta gestione della copertura assicurativa dei nuovi soggetti.