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‘Italia Africa Business Week’, al via a Roma il 17 e 18 ottobre

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Roma, 19 set. (Labitalia) – Per la prima volta in Italia un evento economico interamente dedicato a imprenditori italiani e africani. E’ questo ‘Italia Africa Business Week – Iabw, in programma a Roma presso Spazio Eventi Tirso (via Tirso 14) martedì 17 e mercoledì 18 ottobre. Una due-giorni di networking, incontri B2B e conferenze con rappresentanti di Paesi africani e del business al fine di favorire nuove opportunità d’affari tra le pmi (piccole e medie imprese) africane e italiane e incentivare l’ingresso dei privati nel tessuto produttivo.
Alla prima edizione di Iabw, organizzato dall’associazione ‘Le Réseau’ con il patrocinio di Assafrica & Mediterraneo, Assobiomedica, Chiesi Foundation Onlus, Giovani Imprenditori Cna e West African Development Bank (Boad), sono già più di 40, tra aziende e alti rappresentanti della cooperazione internazionale, i nomi di quanti hanno già confermato la propria partecipazione.
In primo piano le esperienze dirette di imprenditori di successo. Solo per citarne alcuni, oltre all’italiana Ferrovie dello Stato, ci sarà la ‘Vmk’ con Verone Mankou, salutato come lo ‘Steve Jobs Africano’, il primo a lanciare sul mercato uno smartphone e un tablet concepiti apposta per sfondare nei Paesi a Sud dell’Equatore, o la New Cold System di Madi Sakande, che si è aggiudicato il prestigioso ‘MoneyGram Awards 2016’ per miglior imprenditore immigrato.
E, ancora, si parlerà insieme a Roberto Vigotti, segretario generale di ‘RES4Med/RES4Africa’, network di aziende operanti nel Mediterraneo e in Africa Sub-Sahariana, tra cui Enel Green Power, Enerray, Enertronica, PwC e Terna impegnate a promuovere lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili e l’integrazione delle reti elettriche.
“L’Africa, con oltre 1 miliardo di abitanti e un incremento medio del 5% annuo, è il continente che più di altri possiede i presupposti per realizzare una crescita sostenibile, grazie a un potenziale in gran parte inespresso e all’utilizzo di nuove tecnologie e di processi produttivi avanzati”, afferma Cléophas Adrien Dioma, direttore di Iabw. E continua: “Francia e Germania sono già presenti sul territorio da tempo. Ora anche l’Italia deve fare di più e deve farlo al più presto”.
La necessità di intensificare la cooperazione economica e imprenditoriale tra il mercato africano e quello italiano era già stata sottolineata durante la ‘Prima Conferenza ministeriale Italia-Africa’ organizzata dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In particolare, i settori strategici su cui si giocherà la partita nell’immediato futuro e su cui si concentra questa prima edizione di Iabw sono infrastrutture, energie rinnovabili, agricoltura, biomedicale e nuove tecnologie.
Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, si legge in una nota, “più della metà della crescita della popolazione mondiale da qui al 2050 avverrà in Africa e dopo il 2050 l’Africa sarà l’unica regione del Pianeta a conoscere una forte crescita demografica”. “Il Continente dovrà dotarsi di nuove strategie di industrializzazione per soddisfare le proprie esigenze derivanti dall’aumento di popolazione”, sottolinea.
La voce dei protagonisti istituzionali – la direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Dgcs), la Cassa depositi e prestiti (Cdp) da un lato, l’Unione africana e la West African Development Bank (Boad) dall’altro – sarà fondamentale, spiega la nota, per individuare le condizioni commerciali che favoriscano l’accesso al credito e l’arrivo di capitali nel continente ad alto tasso di crescita demografico.
Non solo investimenti e industrie, ma anche formazione. Mario Molteni, tra le presenze confermate all’evento, è il fondatore di ‘E4impact’, iniziativa lanciata nel 2011 da Altis (Alta scuola impresa e società) che offre, spiega la nota, “una formula innovativa di ‘Executive Mba’ nel continente africano, in partnership con università locali”. “Sostenere l”impact entrepreneurship’ in Africa attraverso una grande alleanza con le università del continente significa sviluppare con servizi di formazione e accompagnamento una nuova generazione di imprenditori a forte valenza sociale. E favorire così un co-sviluppo euro-africano a lungo termine”, conclude.