Home Nazionale Lampedusa: ‘Cosmogenia Mediterranea’, l’installazione luminosa nel mare (2)

Lampedusa: ‘Cosmogenia Mediterranea’, l’installazione luminosa nel mare (2)

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(AdnKronos) – In contemporanea oltre a Lampedusa, altri due fari di luce comporranno la Cosmogonia di Domenico Pellegrino: altre due Sicilie si accenderanno infatti, una al parco Cerriolo di Custonaci) per poi trasferirsi, come scultura di legno, fino al 4 settembre al Centro Culturale Espositivo del Marmo, all’interno dell’esposizione “Multiculturalità – I migranti nell’arte contemporanea dialogo tra Giovanni Iudice e Domenico Pellegrino”); e un’altra sul lungomare di Capo d’Orlando. Un cammino continuo che assorbe l’intera isola: attualmente sono infatti sei i punti dove risplende la Cosmogonia, visto che è stata già posizionata a Palermo, a Palazzo De Seta, sede dell’Ance sul Foro Italico; e al Museo Riso, oltre al Farm Cultural Park di Favara. Prima di ritornare a Lampedusa, l’installazione sta ja infatti toccato altri lidi per “raccogliere” le voci, ricaricarsi tramite i luoghi e le persone che virtualmente incontra: è successo per la Biennale Arcipelago Mediterraneo al porticciolo di Sant’Erasmo (amplificata in un vero arcipelago galleggiante e illuminato al tramonto), ma anche a Palazzo Branciforte a Palermo, alla Fondazione Orestiadi a Gibellina e allo spazio LOC di Capo D’Orlando.
Ma il viaggio di Cosmogonia Mediterranea non si esaurisce, anzi: quando verrà tratta fuori dall’acqua, troverà una casa sull’isola; il 3 ottobre, giorno che in cui si ricordano i 366 morti nel naufragio del 2013, verrà sollevata dall’acqua e posta sul molo Favaloro, nel punto in cui arrivano le navi che soccorrono in mare i migranti. Da quel momento, chi arriva a Lampedusa verrà accolto da una Sicilia luminosa, ironicamente pop, che segnerà l’ultimo approdo e sarà un vero e proprio simbolo di accoglienza e rinascita. Per questo è stata attivata la campagna di crowfunding “Trip of Cosmogonia Mediterranea”: un modo nuovo di intendere l’arte che, in maniera collettiva e puntando sulla condivisione, finanziare dal basso l’opera d’arte e ne sposa il progetto.