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Lara Comi: “Per i giovani l’Italia deve spendere i fondi disponibili”

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Bruxelles, 23 mar. (Labitalia) – “Per i giovani l’Europa può fare di più e in Italia c’è bisogno di spendere i fondi Ue. Certo, le iniziative non mancano, però sono sempre troppi i ragazzi che non le conoscono e che ignorano, ad esempio, la funzione del Parlamento europeo”. Così Lara Comi, deputato europeo e vicepresidente del gruppo Ppe, con delega alla comunicazione e politiche giovanili, in un’intervista a Labitalia. “Il programma più conosciuto -chiarisce- è senza dubbio Erasmus Plus, ma ci sono una serie di iniziative che sono ancora sconosciute”.
“C’è ‘Erasmus per giovani imprenditori’, un programma di scambio transfrontaliero -ricorda- che offre ai nuovi imprenditori, o aspiranti tali, l’opportunità di imparare i segreti del mestiere da professionisti già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro paese partecipante al programma. Possono partecipare al programma i giovani dal 17 ai 30 anni di età. Il soggiorno è cofinanziato dalla Commissione europea”.
“Pensiamo poi -sottolinea Lara Comi- al ‘Fondo garanzia giovani’: molti ne hanno solo sentito parlare, in pratica nella sostanza non se ne conosce il contenuto e soprattutto gli obiettivi. Si tratta di programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati e incentivi per l’orientamento e l’insreimento dei giovani nel mercato del lavoro. L’obiettivo è quello di portare i ragazzi a fare europrogettazione. E trovare in Italia ragazzi qualificati non è affatto un problema. Tuttavia, il nostro Paese in questo non ‘è bravo’ ad utilizzare i fondi. Nella classifica europea di utilizzi siamo penultimi e primi solo della Grecia”.
“In Europa i giovani -continua l’eurodeputato Comi- hanno anche bisogno di un’integrazione legale. Per questo ho deciso di dare il mio sostegno istituzionale a ‘Infostranieri’, un’app per Android e iOS nata per concedere supporto burocratico agli stranieri regolari che vivono in Italia. E’ una startup frutto dell’ingegno di Bashkim Sejdiu, giovane kosovaro arrivato in Italia 21 anni fa e che da oltre dieci anni offre servizi di assistenza burocratica agli altri stranieri che vivono in Italia. Al suo fianco un cinese e quattro italiani per rendere l’app un’idea al servizio dei giovani”.
“L’obiettivo è che -rimarca- la gestione di tutte le pratiche avvenga solo per via telematica. Il suo funzionamento, semplice e diretto, si basa su una serie di informazioni ben organizzate che offrono supporto online e il giusto instradamento delle pratiche per facilitare la soluzione di tutti i principali problemi burocratici”.
“Sono in contatto -assicura Lara Comi- con i ministeri e le Asl italiane affinché si possa al più presto concretizzare ovunque questa possibilità. Abbiamo molte imprese di proprietà di stranieri regolari. In un momento in cui è sempre più facile scivolare nella trappola dell’odio razziale, della paura del diverso e nella xenofobia, questa app consente agli stranieri in Italia di informarsi a vicenda e di costruire partecipazione in modo trasparente e positivo”.