Home Giostra del Saracino Ecco le dediche per le lance d’oro 2017: Giuseppe Mancini e Dante Viviani

Ecco le dediche per le lance d’oro 2017: Giuseppe Mancini e Dante Viviani

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Ecco le dediche per le lance d’oro 2017: Giuseppe Mancini e Dante Viviani

Si è tenuta questa mattina la ventitreesima edizione della Cerimonia di Premiazione dei Giostratori. Sono saliti sul palco della il Sindaco Alessandro Ghinelli accompagnato dal Presidente dell’Istituzione Giostra del Saracino Franco Scortecci e dai Rettori dei quartieri della città.
Il Sindaco Ghinelli ha annunciato le dediche delle lance d’oro del 2017. La giostra di San Donato del 17 giugno sarà dedicata a Giuseppe Mancini mentre quella della Madonna del Conforto del 3 settembre sarà dedicata a Dante Viviani.
Dopo il saluto da parte del Sindaco sono stati annunciati i vincitori del Premio Fulvio Tului giunto alla sua terza edizione.
Il premio è stato assegnato al quartiere si Porta Santo Spirito per la giostra di giugno e al Quartiere di Porta del Foro per la giostra di settembre.
È stata poi la volta della premiazione dei cavalieri che hanno disputato la Prova Generale e subito dopo quella dei giostratori che hanno corso giostra nel 2016.
Il riconoscimento alla carriera è stato dato a Don Alvaro Bardelli come “Parroco della Giostra”. Le targhe alla Memoria sono andate a Enzo Pecchi per molti anni membro della giuria e Guido Raffaelli detto “Ciuffino” storico Capitano di Porta Crucifera in memoria dei quali si correrà la Prova Generale del prossimo 15 giugno e 1 settembre.
Al termine della cerimonia sono stati resi pubblici i tabelloni con i punti marcati dai giostratori nelle Giostre del 2016. Presentata infine la rassegna stampa curata dall’addetto stampa dell’Istituzione Saverio Crestini. Ultimo annuncio la conferma alla regia di Andrea Biagiotti nel ruolo di coordinatore di regia per l’anno 2017.

Le schede delle dediche delle lance d’oro a cura dell’Istituzione Giostra del Saracino

Dedica 134esima edizione di San Donato
A GIUSEPPE MANCINI, nel primo centenario della morte
Giuseppe Mancini (Arezzo, 10 febbraio 1893 – Foza (Vicenza), 5 dicembre 1917), medaglia d’oro al Valor Militare, di cui ricorre il primo centenario della morte. Nipote dell’avvocato Mancini sindaco di Arezzo dal 1911 al 1914, Giuseppe Mancini in gioventù svolge attività sportiva nell’ambito della Società ginnastica “F. Petrarca”. Partecipa alla Prima guerra mondiale nel corpo dei bersaglieri. Ripetutamente ferito in azioni bellica sul Carso, viene decorato della medaglia d’argento al Valor Militare (1915). Rimandato in prima linea con il grado di tenete, cade durante l’attacco alla cima di Monte Miela, presso Caporetto. Negli anni Trenta – per volontà del podestà Occhini, che accoglie la richiesta avanzata da numerose associazioni combattentistiche e sportive di Arezzo – gli viene intitolato il rinnovato stadio cittadino, nell’area di Campo di Marte, che sarà smantellato nel secondo Dopoguerra. Nel 2006 riceve il suo nome un settore dello stadio “Città di Arezzo”. La figura di Giuseppe Mancini ricorda i numerosi caduti aretini della Grande Guerra.

Dedica 135esima edizione della Madonna del Conforto
A DANTE VIVIANI, nel primo centenario della morte
Dante Viviani (Arezzo, 1861 – Perugia, 1917). Tra il 1901 e il 1914 realizzò la facciata del Duomo di Arezzo in stile neogotico, in sostituzione di quella precedente rimasta incompiuta dall’inizio del Quattrocento. L’opera ebbe grande importanza nel panorama culturale aretino, inserendosi in quella stagione di “ripristino stilistico” destinata nei decenni successivi a modificare durevolmente il volto dell’antica Arezzo, soprattutto per mano dell’architetto Giuseppe Castellucci e dell’ingegner Umberto Tavanti. Viviani studiò prima a Siena e quindi a Roma all’Accademia di Belle Arti; nel 1887 vinse il premio nazionale di Architettura e del Ministero della Pubblica Istruzione. A Roma lavorò negli studi degli architetti Koch e Oietti; trasferitosi a Perugia collaborà con l’architetto Sacconi al restauro di numerosi edifici sacri e civili. Nel 1911 progettò il padiglione umbro-sabino all’Esposizione etnografica di Roma e la sede della Cassa di Risparmio di Città di Castello.
PROVA GENERALE DEL 15 GIUGNO 2017

ENZO PECCHI (15.10.1928 – 16.06.2007) ha ricoperto il ruolo di giudice della Giostra del Saracino dal 1987 al 1994 garantendo nei sette anni di mandato imparzialità, equilibrio e neutralità.
Comandante del 225mo Battaglione Fanteria Arezzo, figura di spicco dello sport aretino è stato giocatore dell’Arezzo negli anni 40 con i suoi 51 goal, si è dedicato con passione alla Giostra del Saracino nella quale è stato garante dell’applicazione del regolamento nel delicato compito che gli era stato affidato di misurazione dei punteggi dei giostratori e nello stesso tempo con l’affabilità e la simpatia che la Giostra gli riconosce ancora oggi ricordandolo a dieci anni dalla sua scomparsa.

PROVA GENERALE DEL 1 SETTEMBRE 2017

GUIDO RAFFAELLI (18.05.1932 – 12.12.2016) il Capitano più vittorioso nella storia della Giostra del Saracino con 14 lance d’oro conquistate con il Quartiere di Porta Crucifera nel periodo dal 1973 al 2000 in cui a fasi alterne ha ricoperto tale ruolo. Ha fatto parte della Commissione Consultiva dell’Istituzione Giostra del Saracino. Carismatico, autorevole e con una forte personalità, avversario leale in Piazza Grande, affabile e amabile nei confronti di tutti coloro con i quali ha condiviso aneddoti e racconti di gran parte della storia della Giostra dell’epoca moderna. Questo con umiltà, semplicità ed il sorriso di cui il mondo della Giostra porterà sempre il ricordo continuando ad essere anche per le generazioni future un esempio da seguire: per tutti rimarrà il leggendario “Capitan Ciuffino”.