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Lepri: amianto in via malpighi le risorse ci sono manca solo la rimozione

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Lepri: amianto in via malpighi le risorse ci sono manca solo la rimozione

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Paolo Lepri dopo aver incontrato il comitato e il segretario del SUNIA sul caso dell’amianto in via malpighi sollecita,  al Sindaco e al Presidente di Arezzo Casa, l’intervento di messa in sicurezza per i cittadini.

“A seguito della petizione di via Malpighi e delle oltre 4.000 firme raccolte, ho incontrato il comitato e il segretario del SUNIA di Arezzo Fabio Buricchi. Sono emersi dati molto importanti: nell’ultima relazione la Asl dichiara che il rischio costituito dal cartone d’amianto, utilizzato all’interno degli edifici di via Malpighi, rispetto alla matrice di cemento, è maggiormente suscettibile di deterioramento. La Asl, pertanto, sollecita un programma di controllo e la sua messa in sicurezza. Quindi, oltre al problema del rivestimento dei tetti, gli edifici di via Malpighi, anche all’interno, possono creare gravi danni alla salute di chi ci abita.
Arezzo Casa, dagli affittuari delle case popolari, percepisce oltre 3 milioni di euro, di cui più di 1 milione e 200 mila da quelli del Comune di Arezzo. È da oltre due mesi che assistiamo allo scambio di responsabilità su chi debba intervenire, tra Comune di Arezzo e Arezzo Casa. La scusa di entrambi è il leit motiv di tutte le amministrazioni italiane: mancanza di soldi. Ma come ho chiarito, i soldi ci sono e l’intervento di messa in sicurezza per via Malpighi è stimato in circa 430 mila euro. Com’è possibile che non si trovino per risolvere un così grave problema di salute pubblica?
Inoltre: da oltre 5 anni Arezzo Casa versa nelle casse del Comune di Arezzo il 10% dei canoni provenienti dalla case popolari, circa 120 mila euro l’anno. La domanda, pertanto, sorge spontanea: per quali attività il Comune utilizza queste somme? Perché non si usano i 120 mila euro di quest’anno e dei prossimi due per la messa in sicurezza dall’amianto?
Chiedo quindi ad Arezzo Casa e al sindaco di intervenire su questa annosa vicenda e di utilizzare i soldi pagati dagli inquilini delle case popolari per la bonifica dall’amianto degli edifici di via Malpighi. Inoltre, sarebbe opportuno che spieghino come vengono impiegate tutte queste risorse e quali sono le altre priorità a causa delle quali la sistemazione di via Malpighi viene sempre rimandata.”