Home Nazionale Lombardia: Fava, Fratoianni oscurantista su tablet per referendum

Lombardia: Fava, Fratoianni oscurantista su tablet per referendum

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Milano, 27 lug. (AdnKronos) – “Vengo a sapere che tale Fratoianni, del quale non ricordavo l’esistenza, ha pensato bene di passare alla storia con un’iniziativa tanto sgangherata quanto, devo dire, densa di folklore proprio delle peggiori scuole oscurantiste di stampo sovietico”. Cosi’ Gianni Fava, assessore regionale e coordinatore dell’azione della Giunta lombarda per il Referendum per l’autonomia della Lombardia, replica a Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, che ha annunciato un esposto alla Procura lombarda della Corte dei Conti, relativo all’acquisto delle voting machine, per il voto elettronico della consultazione regionale del 22 ottobre.
“Questo signore – prosegue Fava – pare stia cercando, nel solco della peggiore tradizione antidemocratica, di trovare un escamotage per bloccare un voto civile e democratico”. “Credo che il presidente Maroni non abbia nessuna preoccupazione a dimostrare la congruita’ e la serieta’ delle procedure poste in essere per il voto elettronico – aggiunge -. Spiace costatare, al contrario, che a questi nemici della modernita’, abituati a vodka e patata lessa, sconvolga l’idea che anche in Italia si possa testare, una volta per tutte, un sistema di voto elettronico, peraltro in uso in gran parte delle democrazie occidentali da tempo”.
“Se non bastasse – dice ancora Fava – vorrei ricordare che anche nel Brasile del presidente Lula, uno dei riferimenti politici principali del signor Fratoianni, si e’ fatto ricorso al voto elettronico e che persino le popolazioni indigene dell’area amazzonica di Manaus hanno dimostrato di apprezzarne la modernita’”.
“Solo qualche mente con apertura precolombiana come quelle che si sono cimentate in questa impresa – rincara la dose – puo’ non aver compreso la portata epocale di una modalita’ di voto, che segnera’ la storia democratica del nostro Paese”. “Fermo restando, peraltro – ricorda l’esponente di Palazzo Lombardia – che tale modalita’ e’ contenuta nella stessa legge istitutiva del Referendum, votata dalla stragrande maggioranza del Consiglio regionale”. “Abbiamo da tempo superato il trauma del passaggio della tv dal bianco e nero a colori” conclude Fava.