Home Nazionale Lombardia: Pd, 2 mozioni contro trasferimento centro meteo Linate

Lombardia: Pd, 2 mozioni contro trasferimento centro meteo Linate

0

Milano, 18 mag. (AdnKronos) – “La prima mozione urgente, approvata dal Consiglio regionale della Lombardia più di un anno fa e presentata dal Pd, parlava chiaro e chiedeva alla Giunta di fare tutto il possibile per scongiurare il trasferimento e, di conseguenza, la chiusura, del centro meteorologico regionale di Milano Linate gestito dall’aeronautica a Ferrara. Evidentemente qualcosa non ha funzionato perché, a oggi, non solo lo spostamento sta procedendo a grandi passi, tanto che a Linate sono rimaste 27 persone sulla cinquantina presente fino all’anno scorso, ma pare che entro i primi di giugno il centro verrà sostanzialmente chiuso”. Lo scrivono in una nota Fabio Pizzul, Agostino Alloni e Laura Barzaghi, consiglieri regionali del Pd, che dopo il sopralluogo effettuato stamane assieme alla VI Commissione Ambiente del Consiglio regionale, avvertono: “Non lo possiamo permettere e presenteremo una seconda mozione urgente da discutere già nella seduta di consiglio di martedì prossimo”.
Il motivo era proprio dettato dalla necessità di “vedere da vicino quale importante servizio la più grande regione italiana rischia di perdere”, spiegano i consiglieri Pd che hanno chiesto alla Commissione di fare la visita: “Non si tratta solo di fare le previsioni per tutto il nord Italia, cosa già non da poco, o di servire l’aeroporto per i piani di volo: non sarà più fornito da Milano, ma da Ferrara, in modo automatizzato, il servizio di Meteomont, con il bollettino delle valanghe, o quello in collaborazione con Aipo per le previsioni dettagliate sull’area del bacino del Po, che emette specifiche allerte per precipitazioni intense e persistenti”.
“Per non parlare dei tirocini degli studenti, sia degli istituti aeronautici regionali che dell’Università di Milano, facoltà di Fisica”, aggiungono Pizzul, Alloni e Barzaghi. E “se aggiungiamo gli appassionati, dal Centro di Linate passano ogni anno diverse decine di migliaia di persone”.