Roma, 23 gen. (AdnKronos) – Resta in stand-by l’addio all’Anci del M5S. Dopo l’ultimatum lanciato nell’ottobre scorso, quando i 5 Stelle dissero ‘o si cambia o siamo fuori’ dall’Associazione che coordina i comuni italiani, oggi arriva un’altra deadline: i 5 Stelle invitano all'”ultimo banco di prova” l’associazione, chiamata a mostrare di essere “il sindacato dei sindaci” su tre decreti del governo, uno annunciato e due all’esame delle Camere, ovvero milleproroghe, enti locali e mezzogiorno. Prevale, a quanto apprende l’Adnkronos, la linea sostenuta dalla sindaca di Roma Virginia Raggi e sintetizzata dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che ha provato a cercare la quadratura del cerchio.
Perché le posizioni in seno ai primi cittadini grillini erano tre. Una rappresentata dalla sindaca di Torino Chiara Appendino, in collegamento via Skype come tutti gli altri assenti, ovvero restare nell’Anci e cambiare l’associazione dal suo interno; l’altra molto più strong, sostenuta per lo più dai comuni minori capeggiati dal sindaco di Bagheria Patrizia Cinque: un ‘vaffa’ all’Anci senza perdere altro tempo, perché il countdown è scaduto e di cambiamenti all’orizzonte i 5 Stelle non ne hanno visti.
Infine una linea più diplomatica: dare all’Anci altro tempo ma invitarla a dare prova di cambiamento su temi concreti. Una linea sposata dalla prima cittadina capitolina e che ha trovato concorde Di Maio, responsabile enti locali del Movimento, che ha individuato i tre provvedimenti su cui tentare il dialogo, l’ultimo, con l’Anci.