Palermo, 10 apr. (AdnKronos) – “Non credo che la condizione delle Comunarie di Palermo sia la stessa di quelle di Genova. Ci sono delle regole e i modi per farle valere, o con le regole interne, utilizzando i probiviri, oppure nelle sedi opportune. Se Mauro Giulivi o chi per lui ritiene di fare valere questa opposizione rispetto alle Comunarie di Palermo, lo può fare in tribunale”. Lo ha detto all’Adnkronos il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, parlando dei malumori all’interno di alcuni attivisti del M5S di Palermo. Ad accendere la miccia era stato nei giorni scorsi l’attivista Mauro Giulivi, compagno della deputata Chiara Di Benedetto, che su Facebook aveva pubblicato il contenuto della mail con cui lo staff del M5S lo scorso 18 gennaio annunciò le Comunarie di Palermo nelle quali vinse l’avvocato Ugo Forello contro il poliziotto Igor Gelarda.
La mail, pubblicata sull’album di Facebook chiamato ‘Votazioni illegittime’, annunciava l’apertura della consultazione online dalle ore 10 alle 19, ma sarebbe arrivata a destinazione solo alle 10.29 di quel giorno, a votazione già aperta. Lo scorso 14 marzo Beppe Grillo pubblicava, invece, una mail in cui si leggeva che: “La votazione tenutasi il 14 marzo 2017 per la scelta della lista da presentare alle elezioni comunali di Genova con il simbolo del MoVimeno 5 Stelle tra la lista con candidato sindaco Marika Cassimatis e la lista con candidato sindaco Luca Pirondini viene annullata, perché indetta con preavviso inferiore al termine minimo di 24 ore prescritto dall’articolo 3 del regolamento del MoVimento 5 Stelle per le votazioni per la scelta dei candidati alle elezioni”. A questo punto Giulivi e gli altri attivisti a lui vicino si chiedono se anche a Palermo le comunarie vadano sospese, come accaduto a Genova. Una attivista si chiede, ad esempio, perché si utilizzino “due pesi e due misure” nel M5S.
Ma il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, getta acqua sul fuoco: “Noi siamo un movimento politico – spiega Patrizio Cinque – dove deve essere garantita la democrazia”.