Home Nazionale Mafia: Bindi, contrasto a criminalità sia religione civile

Mafia: Bindi, contrasto a criminalità sia religione civile

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Roma, 16 gen. (AdnKronos) – “La crisi dell’antimafia giudiziaria e civile investita da scandali che ne hanno sporcato la dignità e l’immagine, non può essere ignorata. Ed è essa stessa anche frutto di un eccesso di delega che troppi cittadini hanno affidato ai magistrati, alle Forze dell’Ordine e alle associazioni, sentendosi in qualche misura esonerati dal fare la propria parte in ogni contesto quotidiano. Credo che l’impegno di Pio La Torre ci spinga a ‘secolarizzare’ e in un certo senso ‘laicizzare’ anche l’antimafia. Farla diventare, da culto per iniziati -con i suoi idoli, i suoi sommi sacerdoti, i suoi profani da conquistare a questa o quella fede politica, spesso in modo opportunistico- una vera religione civile, che contribuisca a rendere più coesa e migliore la nostra comunità, fondata sui diritti e i doveri previsti dalla nostra amata Costituzione”. Lo ha sottolineato la presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ricordando alla Camera, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il dirigente comunista ucciso dalla mafia, in occasione dei 90 anni dalla nascita.
“Tutti dobbiamo sentire la sfida di arginare l’illegalità e il malaffare. Nessuno -ha esortato Bindi- ha un supplente che possa prendere il suo posto nell’esercizio quotidiano della democrazia. E soprattutto la politica, conviene ricordarlo qui in Parlamento, deve dimostrare di essere in ascolto del Paese, deve saperne interpretare i bisogni e le aspettative di maggiore libertà e giustizia sociale, non deve dimenticare che la questione meridionale attraversa tutta la storia e che non può non essere risolta deve raccogliere le domande di partecipazione e di cambiamento e offrire risposte credibili. Perché la lotta alla mafia per noi come per Pio la Torre non è un capitolo separato del nostro impegno politico”.