Milano, 21 mar. (AdnKronos) – “Le mafie non sono un mondo a parte, non lo sono mai state e oggi lo sono meno che mai. La mafia è tanto invisibile quanto presente nei processi economici, gestionali e quelli amministrativi attraverso la più efficace arma della corruzione, che è basata sul consenso e sul reciproco interesse di corrotto e corruttore”. Lo ha detto il presidente dell’associazione Libera don Luigi Ciotti, intervenendo telefonicamente all’Università Statale di Milano, in occasione della presentazione dell’anteprima del film tv di Marco Tullio Giordana, ‘I due soldati’.
“Oggi – spiega don Ciotti – c’è un livello di commistione mai raggiunto prima tra le mafie e il nostro mondo”. Per questo “ringrazio la Rai che in questi giorni ci ha permesso di entrare nelle case di alcuni milioni di italiani per fare memoria”.
Fare memoria, sottolinea don Ciotti, “vuol dire soprattutto impegnarsi”, anche perché “senza l’impegno si rischia di scivolare nella retorica della memoria, mentre abbiamo bisogno di una memoria viva, collettiva. Lo dobbiamo ai familiari di tutte le persone assassinate nel nostro Paese”. E dunque, conclude, “lancio un grido di bisogno di verità e giustizia perché il 70% di loro non conosce la verità o la conosce solo in parte”.