Palermo, 29 set. (AdnKronos) – “Ci sono clan di Palermo che hanno fatto assunzioni dentro il Coinres (il Consorzio che gestiva la raccolta dei rifiuti, ndr). Qui la mafia ha fatto quello che ha voluto con la tranquillità di tutti quelli che dovevano controllare, amministratori, consigliere. Dove erano tutti quelli che oggi gridano allo scandalo?”. A dirlo è stato Patrizio Cinque, il sindaco di Bagheria indagato dalla Procura di Termini Imerese, a cui il gip ha revocato ieri l’obbligo di firma. Il primo cittadino insieme ai suoi legali ha convocato oggi una conferenza stampa al Municipio per chiarire la sua posizione.
“Io ho rotto il sistema – ha aggiunto -. Da quando ci siamo noi si fanno le gare. Prima c’erano solo affidamenti diretti. Quello che viene contestato a Bagheria accade oggi in diversi Comuni dove, però, non ci sono indagini e forse se io avessi continuato con gli affidamenti diretti oggi non saremmo qui. I dipendenti coinvolti nell’inchiesta? Li dovreste vedere in faccia, madri di famiglia, persone perbene e onestissime. La misura cautelare? Dove dovevano scappare?”.