Home Nazionale Mafia: ucciso e sciolto nell’acido, quattro arresti dopo 17 anni

Mafia: ucciso e sciolto nell’acido, quattro arresti dopo 17 anni

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Palermo, 30 mag. (AdnKronos) – A 17 anni di distanza, i Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno fatto luce su un omicidio avvenuto nel 2000, quando scomparve, com il metodo della lupara bianca, un uomo, Giampiero Tocco. Oggi si scopre che la vittima venne rapita, uccisa e sciolta nell’acido. All’alba di oggi sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare. Ad aiutare gli investigatori anche il disegno della figlia della vittima che allora aveva appena sei anni. Ma la svolta è arrivata grazie alle dichiarazioni dei collaboratori. Era il 26 ottobre del 2000, quando Tocco era stato sequestrato da un commando di uomini travestiti da poliziotti che avevano inscenato un posto di controllo a Terrasini. “Quando lo fermarono mentre era alla guida del suo fuoristrada, a bordo c’era la figlia di sei anni che venne risparmiata – raccontano gli inquirenti – Dopo che i sequestratori lo portarono via, fu proprio la bambina a chiamare la madre e fornire poi indicazioni sull’accaduto attraverso un disegno. Il tutto venne registrato dalle microspie che i Carabinieri avevano installato nel fuoristrada poiché sospettavano il coinvolgimento di Tocco nell’uccisione di Giuseppe Di Maggio, figlio del noto Procopio, già reggente della famiglia mafiosa di Cinisi e storico alleato di Totò Riina”.
Alla svolta nelle indagini hanno contribuito le recenti dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia Antonino Pipitone, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Carini, e quelle dei pentiti Gaspare Pulizzi e Francesco Briguglio. Queste dichiarazioni e i conseguenti riscontri eseguiti dai militari dell’Arma hanno consentito di ricostruire il delitto (per il quale furono già condannati in via definitiva Salvatore Lo Piccolo, Sandro Lo Piccolo, Damiano Mazzola e i due collaboratori di giustizia, Pulizzi e Brigulgio) e determinare i ruoli ricoperti dagli attuali destinatari del provvedimento restrittivo. Le misure riguardano: Ferdinando Gallina, 40 anni; Giovan Battista Pipitone, 68 anni; Vincenzo Pipitone, 61 anni e Salvatore Gregoli, 59 anni.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, Fabrizio La Cascia, su richiesta della locale Procura distrettuale, diretta da Francesco Lo Voi, sotto il coordinamento dei Sostituti Procuratori Annamaria Picozzi, Roberto Tartaglia e Amelia Luise nei confronti di 4 importanti esponenti di Cosa Nostra.