(AdnKronos) – La nuova norma voluta dal ministro Lotti abroga l’art.1 di una legge del 20 gennaio 2016 che già si occupava di sport e minori, figli di immigrati. Quel provvedimento assicurava diritti analoghi solo ai minori che risultassero regolarmente residenti nel territorio italiano. Ora non sarà più così.
“I ragazzi e i bambini -diceva Lotti nei giorni scorsi- non devono mai sentirsi diversi. Lo sport è di tutti, tutti hanno diritto al gioco. Ho incontrato su un campo di periferia un ragazzo che mi diceva: io non posso giocare la domenica perché sono un extracomunitario immigrato non regolare. Posso andare a scuola, posso allenarmi con i compagni ma non posso essere tesserato e giocare la domenica”.
La nuova disposizione interviene per sanare dunque una situazione che riguarda migliaia di minori in Italia ed è stata oggetto anche di attenzione dei media. Risale a maggio la vicenda di due bambini della scuola elementare di Marina di S. Nicola che, nonostante il loro talento, non si sono potuti iscrivere al campionato regionale giovanile di scacchi del Lazio perchè, nonostante siano nati in Italia, non sono italiani, una delle clausole necessarie per partecipare secondo il regolamento della Federazione Scacchistica Italiana.