Home Nazionale Manovra: Vaccarino (Cna), artigiani e piccole imprese dimenticati, arrabbiati (2)

Manovra: Vaccarino (Cna), artigiani e piccole imprese dimenticati, arrabbiati (2)

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(AdnKronos) – L’Imu su capannoni, laboratori e negozi, rileva Vaccarino, “è sicuramente il tributo più odiato dagli artigiani e dai piccoli imprenditori perché colpisce strumenti di lavoro, indispensabili a svolgere la propria attività, come se fossero seconde case, consentendo solo una molto limitata deducibilità dal reddito”. Nonostante le sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione, che hanno sancito inequivocabilmente come artigiani e piccole imprese senza un’autonoma organizzazione dei fattori della produzione non debbano pagare l’Irap, sottolinea Vaccarino, “continua a mancare un provvedimento di legge che li escluda definitivamente dall’applicazione, evitando gli attuali contenziosi”.
Le agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, aggiunge, “si sono dimostrate fin da subito uno strumento efficiente ai fini ambientali e, innescando un circuito virtuoso, un robusto sostegno all’economia. Purtroppo, la parte più utilizzata di queste agevolazioni è stata inspiegabilmente tagliata dal 65 al 50 per cento della spesa, rendendole meno attrattive”.
L’Imposta sul reddito d’impresa (Iri) , rileva, “consente anche a una ditta individuale, a una società di persone, a un artigiano o a un commerciante di pagare le tasse separando il reddito d’impresa da quello personale, come già avviene per le società di capitali, permettendo un giusto risparmio fiscale ed evitando discriminazioni tra imprese. Tutto sembrava pronto per l’entrata in vigore l’anno prossimo. Ma nel disegno di Legge di Bilancio 2018, ora all’esame della Camera, è previsto lo slittamento di un anno del provvedimento”. “Il nuovo regime di cassa per la determinazione del reddito in contabilità semplificata interessa 2,2 milioni di imprese. Imprese che hanno chiesto di pagare Irpef e Irap solo sui redditi incassati. Ma senza la possibilità di riportare le perdite all’anno successivo questo non è possibile”, conclude.