Palermo, 27 mar. (AdnKronos) – Test del Dna per la piccola Omouh, la bambina ivoriana di 4 anni che oggi ha potuto riabbracciare, dopo quasi cinque mesi, la madre che era rimasta bloccata in Nord Africa per un problema burocratico. Mentre la bimba era sbarcata sola a Lampedusa. La donna, Zanabou Camara, di 31 anni, è arrivata poco dopo le 11 all’aeroporto ‘Falcone e Borsellino’ di Palermo, dove tra le lacrime, ha potuto rivedere la bambina. Ma, come prevede la legge, la donna potrà riavere definitivamente la bambina solo dopo l’esito del test del Dna che proverà che tra le due c’è il legame di sangue. Il test è stato eseguito dal Gabinetto della Polizia scientifica della Questura di Palermo, alla presenza dell’ispettrice Maria Volpe, che si è occupata della bambina fin dal suo arrivo a Lampedusa, nell’autunno scorso. Adesso, madre e figlia, sono state accompagnate nella comunità alloggio di Palermo dove verranno ospitate. Da oggi, per loro, inizia una nuova vita.