Home Nazionale Migranti: un testimone, così ‘Rambo’ torturò e uccise un uomo (3)

Migranti: un testimone, così ‘Rambo’ torturò e uccise un uomo (3)

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(AdnKronos) – “Altre volte, mi picchiavano, in varie parti del corpo, con dei tubi. A volte mi legavano le braccia e poi mi appendeva in aria, per picchiarmi ripetutamente e violentemente – dice -Nessuno di noi osava reagire. Era un clima di totale terrore. Una volta, col calcio del fucile mi hanno fracassato la testa. La maggior parte delle violenze da me subite sono da ricondurre a Fanti, il ghanese. Una volta, ho avuto modo di vedere che Rambo, il nigeriano, ha ucciso, dopo averlo imbavagliato e torturato a lungo, un migrante nigeriano che si trovava lì con noi. Altresì, ho avuto modo di sentire che le donne venivano frequentemente violentate dai carcerieri. Nessuno osava ribellarsi. Dopo circa 2 mesi e mezzo di tali inumane sofferenze, mi decidevo, tramite un cellulare messo a disposizione dai miei carcerieri, a chiamare i miei familiari, per supplicarli, ancora una volta, a versare, con le stesse modalità di prima, la somma richiesta, ovvero 1.300.000 CFU. Effettuato il versamento, i carcerieri allentavano, anche se non terminavano del tutto, le loro violenze brutali sulla mia persona. Ricordo che al quinto mese di detenzione ho assistito ad un litigio tra Rambo e Fanti. Nell’occasione Rambo si lamentava circa il comportamento violento ed ostinato che Fanti continuava a tenere su di me, malgrado io avevo pagato anche la seconda volta. Fu proprio all’interessamento di Rambo che Alì il boss decise di liberarmi e condurmi a Tripoli. Era la fine di dicembre 2016”.