Home Nazionale Musica: questura Modena smentisce valutazioni su concerto Vasco Rossi

Musica: questura Modena smentisce valutazioni su concerto Vasco Rossi

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Milano, 6 mag. (AdnKronos) – La questura di Modena smentisce di aver mai espresso valutazioni sui dispositivi di sicurezza in merito al concerto-prova che Vasco Rossi dovrebbe tenere al parco Enzo Ferrari il prossimo 29 giugno, in vista di quello ufficiale del 1 luglio organizzato per festeggiare i suoi 40 anni di carriera. Un evento al centro di una polemica con i fans iscritti al club ufficiale del rocker di Zocca, ai quali sarebbe stata annunciata l’impossibilità di accedere, contrariamente alla consuetudine, per presunti motivi di ordine pubblico.
In una nota firmata dal portavoce Panetta, la questura modenese “smentisce di avere espresso valutazioni in ordine a dispositivi di sicurezza da adottare in occasione del possibile svolgimento di un concerto riservato ai fan di Vasco Rossi il 29 giugno p.v., né ha mai ipotizzato accostamenti o correlazioni con le misure di sicurezza da assicurare in occasione del concerto del primo luglio”. Il riferimento è ad alcuni articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi: “Diffondere la notizia che la proposta del concerto dei fans sia stata ‘congelata’ dalla questura o che quest’ultima ritenga di dare l’ok solo con le misure di sicurezza al massimo livello – si legge nella nota – appare destituita di fondamento logico e giuridico”.
“Premesso, infatti, che il rappresentante della questura esprime le valutazioni non in forma autonoma ma in seno alla commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo – prosegue la nota – si osserva in primo luogo che non essendo state ancora definite le misure di massimo livello relative al concerto dell’1 luglio, non appare possibile individuare la prospettata analogia”. Inoltre, “qualsiasi valutazione di competenza potrà essere espressa solo dopo che l’organizzatore di un pubblico spettacolo si sia determinato a tenerlo, abbia presentato un progetto corredato da idonea documentazione e ne abbia individuato il numero di spettatori, presupposti che in atto non si sono concretizzati per la cosiddetta ‘prova zero’, che non consentono ad alcuno di anticipare quale potrà essere la valutazione del questore e men che meno di utilizzare una presunzione non veritiera al fine di influire sulla decisione di tenere o meno un pubblico spettacolo”.