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Palermo, al Teatro Massimo concerto dedicato a Ravel

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Palermo, 6 dic. (AdnKronos) – Un grande concerto dedicato a Ravel, che parte con la Pavane pour une infante défunte e si conclude con il celeberrimo, trascinante Boléro. Domani, alle 20.30 al Teatro Massimo di Palermo, un grande appuntamento della stagione concertistica: sul podio Gabriele Ferro, direttore musicale del Teatro Massimo e raffinatissimo interprete di Ravel; al pianoforte Roberto Cominati, pianista ospite dei grandi Teatri di tutto il mondo. Il concerto parte con Pavane pour une infante défunte, composta nel 1899 nella versione per pianoforte e poi rielaborata per orchestra nel 1908. La pavana è una danza di corte molto diffusa tra la fine del Cinquecento e il Seicento: qui Ravel ne fornisce una versione che presenta tutta la solennità della corte del Re Sole. L’organico orchestrale è ridotto, archi, legni e due ingredienti fondamentali per il sapore del brano: il corno e l’arpa. Pochi anni prima, nel 1891, Oscar Wilde aveva pubblicato la raccolta di racconti “La casa dei melograni”, dove è compreso anche “Il compleanno dell’Infanta”. L’atmosfera opulenta e solenne del racconto di Wilde si ritrova nella Pavane di Ravel.
Segue il Concerto in Sol per pianoforte e orchestra, dove l’inizio del primo movimento, Allegramente, evoca il suono particolare del gamelan giavanese, suono ottenuto mischiando il pianoforte all’ottavino e agli archi. Si sentono poi, quando interviene il clarinetto, anche echi dei suoni jazz che Ravel aveva ascoltato nel corso della fortunata tournée negli Stati Uniti d’America del 1928. In quell’occasione Ravel conobbe George Gershwin: il compositore francese conosceva già la Rapsodia in blu, e quando l’americano gli chiese lezioni di composizione, pare che abbia risposto: “Perdereste la grande spontaneità della vostra melodia per fare del cattivo Ravel”.