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Palermo: candidato Coraggiosi, da Pif menzogne, Cuffaro non è nostro stratega

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Palermo, 24 mag. (AdnKronos) – “Menzogne e distorsioni della verità”. Così Nicola Macaione, editore e libraio, candidato al Consiglio comunale di Palermo nella lista de I Coraggiosi a sostegno di Fabrizio Ferrandelli, bolla le parole pronunciate da Pif durante un’iniziativa antimafia che si è svolta a Capaci in ricordo delle vittime di mafia alla vigilia dell’anniversario dell’eccidio in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Secondo Pif, infatti, Totò Cuffaro, l’ex presidente della Regione siciliana che ha scontato una pena a sette anni per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, sarebbe “lo stratega” del candidato a sindaco e leader de I Coraggiosi. “Ad oggi, c’è una sola verità – dice Macaione -: Cuffaro non è il nostro stratega né riveste un ruolo all’interno della squadra di Ferrandelli”.
“L’ex governatore siciliano – prosegue – ha scontato la sua pena e ha pagato per gli errori commessi, questo non significa che sia stato riabilitato né riscattato, ma è comunque un cittadino libero che ha espresso la sua posizione riguardo le elezioni amministrative, manifestando il proprio consenso a Ferrandelli come candidato a sindaco di Palermo”. Ecco perché, secondo il candidato consigliere comunale quelle di Pif sono “menzogne” e “distorsioni della verità”. Ma il consenso accordato dall’ex governatore a Ferrandelli “non si traduce in assegnazione di ruoli o altro. Fabrizio Ferrandelli è un uomo libero che crede nella libertà altrui e, in sintonia con il suo percorso umanista, non ha negato a nessuno la possibilità di esprimersi a suo favore. Lo ha fatto con la consapevolezza che tale libertà avrebbe innescato una macchina del fango violenta e aggressiva nei nostri confronti”.
“L’apprezzamento dell’ex governatore – conclude – è stato accolto alla luce del sole, non dietro porte serrate, all’ombra dei riflettori, nascondendo simboli ingombranti. Lo abbiamo fatto mantenendo ben chiari e definiti i confini e le distanze che ci separano da un passato scellerato. Crediamo nella trasparenza e nella verità”.