Home Nazionale Palermo: lettera Figuccia a Berlusconi, Tantillo usa le donne e inciucia con Orlando

Palermo: lettera Figuccia a Berlusconi, Tantillo usa le donne e inciucia con Orlando

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Palermo, 26 lug. (AdnKronos) – Ormai è guerra interna a Forza Italia nel Consiglio comunale di Palermo. Ad accendere la miccia è, questa volta, la neo eletta consigliera comunale forzista Sabrina Figuccia, che ha scritto una lettera aperta al Presidente di Fi Silvio Berlusconi per lamentarsi di uno degli eletti, capogruppo uscente di Forza Italia, Giulio Tantillo, senza, però, mai nominarlo.
“Caro Presidente Berlusconi, ti scrivo per raccontarti, qualora non fossi già stato informato, di alcune vicende politiche che riguardano il Consiglio comunale di Palermo – scrive la consigliera comunale, figlia di Angelo Figuccia, ex consigliere comunale e sorella del deputato Vincenzo Figuccia – Lo faccio nel mio ruolo di consigliere comunale di Forza Italia e di coordinatrice regionale delle donne azzurre”. E giù l’attacco: “La scorsa campagna elettorale per le amministrative ha fatto emergere una serie di problematiche interne al nostro partito ed in particolare all’uso improprio della legge sulla doppia preferenza di genere, che ha permesso ad un solo candidato uomo di creare una sorta di harem intorno a se stesso – scrive – Diverse donne in lista sono così state strumentalizzate a danno non solo della loro forte passione politica, ma anche dei risultati complessivi della lista, che si è attestata ad un misero 8%”.
“E se questo non fosse già abbastanza grave, purtroppo la situazione sta continuando a peggiorare perché lo stesso candidato, che usando le donne in lista, ha ottenuto il maggior numero di voti in Forza Italia, il giorno dopo la proclamazione degli eletti, ha dichiarato alla stampa locale la sua disponibilità, nonché simpatia verso il candidato alla presidenza del consiglio, giustamente sostenuto dalla maggioranza – prosegue Sabrina Figuccia – Questo oltre a violare le norme dello statuto del Comune di Palermo, racconta un’anomala promiscuità fra chi come noi è stato eletto sostenendo un candidato a sindaco voluto fortemente dal nostro coordinatore regionale Gianfranco Miccichè e chi invece, sin dal primo momento, ha intrecciato relazioni politiche con il già sindaco Leoluca Orlando, avversario nella competizione e oggi nuovamente sindaco di Palermo”.