Home Nazionale Pediatria: Papa a ricoverati Bambino Gesù, la medicina più importante è la carezza

Pediatria: Papa a ricoverati Bambino Gesù, la medicina più importante è la carezza

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Città del Vaticano, 11 apr. (AdnKronos Salute) – “C’è il pericolo, il rischio di dimenticare la medicina più importante, che soltanto una famiglia può dare: le carezze”. E’ quanto ha spiegato con il sorriso Papa Francesco accogliendo ieri pomeriggio nell’auletta Paolo VI in Vaticano un gruppo di ragazzi ricoverati all’ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ di Roma, accompagnati da genitori e medici, protagonisti della serie tv Rai, presenti anche la presidente dell’ospedale vaticano Mariella Enoc e il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto.
“Più che un ospedale, questo è una famiglia”, ha sottolineato il Papa come riferisce oggi il Vaticano. “Entrare in un ospedale fa sempre paura, io lo vedo quando mi avvicino ai bambini, alcuni piccolini che mi vedono in bianco cominciano a piangere, pensano che sia il medico per fare il vaccino e piangono e hanno paura… Poi, faccio loro due carezze e si tranquillizzano”. Il Papa, rivolgendosi direttamente ai bambini, ha poi spiegato: “La carezza è una medicina molto costosa, perché per averla e per poterla fare devi mettercela tutta, metterci tutto il cuore, tutto l’amore. Da voi ci sono le carezze: dei medici, degli infermieri, della direttrice, di tutti”.
Dal Papa è arrivato il riconoscimento che “il ‘Bambino Gesù’ in questo ultimo periodo è cresciuto tanto ed è diventato una famiglia: il bambino, il malato, trova una famiglia. Il ‘Bambino Gesù’ è una testimonianza umana: è un ospedale cattolico e, per essere cattolico, prima tu devi essere umano”. Quindi, l’esortazione ad “andare avanti sempre su questa via, crescere su questa via”.
I giovani protagonisti del documentario di Rai3 girato nelle corsie dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù erano accompagnati dai loro genitori e dai medici dell’Ospedale Bambino Gesù che li hanno in cura. Erano presenti anche il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, la produttrice creativa del programma, Simona Ercolani, la presidente dell’Ospedale Pediatrico del Gianicolo, Mariella Enoc. “Per tutti quanti il Santo Padre ha avuto parole di apprezzamento e incoraggiamento”, fa sapere una nota dell’ospedale pediatrico.
‘I Ragazzi del Bambino Gesù’, ideato e realizzato per la Rai da Stand By Me, racconta per la prima volta sotto forma di serie televisiva la storia di 12 bambini e ragazzi, dai 5 ai 18 anni, alle prese con gravi malattie: “Un intero anno di riprese per raccontare con verità e delicatezza la coraggiosa lotta per la vita intrapresa dai giovani protagonisti con l’aiuto delle loro famiglie, del personale sanitario, degli operatori delle case di accoglienza”, spiega la nota. Il progetto è patrocinato dal ministero della Salute e dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Presentando l’iniziativa Santo Padre, la presidente Enoc ha riferito del sostegno ricevuto da mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, che ha definito la serie “un coraggioso racconto di soglia, che contagia di passione per l’umano e apre alla possibilità del Vangelo”.
Al termine dell’udienza con il Papa, i ragazzi con le famiglie hanno incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, ringraziandolo per quanto l’ospedale pediatrico della Santa Sede ha fatto per loro e fa ogni giorno per tanti bambini non solo italiani, ma provenienti da tutto il mondo. “E’ stata un’udienza imprevista e imprevedibile”, ha dichiarato la presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc – I ragazzi hanno comunicato al Papa il significato del loro racconto, del loro mettersi in gioco e il Papa ha raccolto con grande paternità le loro parole, sottolineando l’importanza di essere accolti anche in ospedale come in una famiglia, curati non solo dalle medicine ma anche dalle carezze di chi ci vuole bene”.
“Raccontare le realtà più difficili e drammatiche è parte della nostra missione – ha detto il direttore generale Rai Antonio Campo Dall’Orto -. La vita ci mette alla prova continuamente, a volte in maniera durissima e inaspettata come capita ai bambini e ai ragazzi del Bambino Gesù. La speranza e la gioia, che accomunano queste storie, sono sentimenti universali per i quali dobbiamo lottare. ‘I ragazzi del Bambino Gesù’ insegna a non dimenticarlo mai e sono convinto che il racconto delle loro storie, delle loro famiglie e di tutti coloro che se ne si prendono cura, possa infondere forza e coraggio a chi purtroppo si trova in situazioni analoghe. Essere ricevuti dal Santo Padre, che ho personalmente ringraziato di cuore per le sue parole, è stato il coronamento di un progetto straordinario di cui l’intera Rai si sente orgogliosa”.