Roma, 24 feb. (Adnkronos/Labitalia) – “Il problema che ha il nostro Paese è che cresce troppo poco rispetto agli altri e rispetto alle necessità. Noi pensiamo che sia necessario quindi lanciare sia un forte Piano sull’occupazione sia delle politiche industriali che siano in grado di competere sui mercati internazionali”. Così il segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani, a Labitalia, spiega gli obiettivi al centro della prima conferenza di organizzazione della Uiltec, il sindacato di categoria dei lavoratori dei settori tessile, energia e chimica.
Per Pirani, “questo vuol dire riconvertire, fare i conti con la digitalizzazione del nostro apparato industriale, vuol dire puntare su un’industria più sostenibile”. “Green economy – assicura – sarà la nostra parola d’ordine, che riguarderà tutti i settori, dalla produzione energetica al manifatturiero, alla chimica, alla farmaceutica. E cioè quei settori che saranno in grado di assicurare sviluppo e competitività al nostro Paese”.
“Occorre però -avverte- fare delle scelte. Non possiamo continuare ad assistere a una continua chiusura di imprese, di perdita di posti di lavoro, di precarizzazione”.
Secondo il sindacalista, “bisogna tornare a scommettere su noi stessi”. “Noi siamo il Paese che fa le belle cose che piacciono al mondo, dobbiamo continuare a farle, a farne di più, agire sulla gamma alta del mercato, e quindi avere un’industria e un manifatturiero che siano in grado sempre più di esportare”, sottolinea.
“Abbiamo diversi settori -conclude Pirani- che sono attraversati da processi di crisi, di riconversione. Pensiamo al tessile, alla questione delle centrali termoelettriche. Pensiamo, però, che anche per questi settori, nel confronto con governo e imprese, si possa agire per un’inversione di rotta. Su questo abbiamo chiesto un confronto a tutto campo con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda”.