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Rainbow: dati e sistemi in contatto su strada ‘smartworking’

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Roma, 6 ott. (Labitalia) – Il dipendente in trasferta, la mamma lavoratrice che deve avere orari flessibili per gestire impegni professionali e bambini piccoli, il professionista ‘fuori sede’, la collaborazione con una rete di partner esterni. Lo chiamiamo smart working o lavoro agile, riferendoci a tutti quei casi in cui il lavoro di una risorsa non è vincolata alle classiche otto ore in ufficio, e che oggi è in Italia è regolamentato anche da una legge. Il lavoro, quindi, oggi non è più vincolato alle pareti dell’ufficio. E sono proprio nuove tecnologie a facilitarne lo sviluppo anche in Italia. L’ultimo nato in casa ‘Ale’, che opera sotto il brand Alcatel-Lucent Enterprise, “si chiama Rainbow -spiega una nota- e rispetta tutte le caratteristiche necessarie per agevolare e accompagnare l’evoluzione digitale e la trasformazione dei modelli lavorativi delle aziende”.
“In cosa consiste? In una piattaforma innovativa -spiega ancora la nota- per la gestione dei contatti, basata su tecnologia cloud ibrida, capace di mettere in collegamento colleghi, contatti business, dati e sistemi. Una soluzione efficace e immediata che opera per incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro per il benessere del business e dei lavoratori stessi”.
“Lo smart working è il futuro verso cui le aziende, anche italiane, si stanno dirigendo. E’ una particolare tipologia di lavoro che supera le barriere culturali che hanno sempre legato la produttività di un dipendente al luogo in cui l’attività viene svolta e inaugura così un nuovo approccio professionale che attribuisce il giusto valore al prodotto del lavoro”, commenta Luciano Boccucci, executive coach e managing partner di NoStopEvolution.
“Questa modalità di lavoro -spiega Boccucci- offre indubbiamente maggior flessibilità all’organizzazione, permettendo ai dipendenti di connettersi ovunque e con qualsiasi dispositivo, ma un elemento particolarmente interessante nasce dal fatto che lo smart working rende un posto di lavoro più appetibile. D’altro canto, le principali perplessità su questo modello lavorativo – avverte – sono la mancanza di controllo dei dipendenti e quindi un calo di efficienza. La mancanza di regole definite e responsabilità chiare può rappresentare un ostacolo, ma è un problema di cultura aziendale”.
“Rainbow è la risposta -spiega Marco Pasculli, vp head of communications business engine di Ale, Alcatel-Lucent Enterprise- al cambiamento dei modelli lavorativi e alla trasformazione digitale delle aziende in corso. Come Communication Platform-as-a-Service (CPaaS), la sua architettura aperta permette di offrire un set di servizi in grado di integrarsi con applicazioni e processi aziendali specifici, traducendosi in un prodotto ‘tailor made’: un’applicazione dalle funzionalità personalizzate a seconda del settore di competenza e delle esigenze”, aggiunge.
“La gestione dei contatti, l’instant messaging, le chat e le chiamate audio/video ovunque -continua Pasculli- la condivisione dello schermo e dei file, il click-to-call o la chat bot. Tutto indipendentemente dai sistemi di comunicazione già esistenti in azienda. Questi sono solo alcuni esempi delle funzionalità di Rainbow; grazie alla flessibilità del cloud ibrido le potenzialità di sviluppo sono davvero infinite”.