Home Nazionale Salute: +30% under 18 da psicologo, non servirà più consenso genitori

Salute: +30% under 18 da psicologo, non servirà più consenso genitori

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Roma, 5 ott. (AdnKronos Salute) – Cresce il disagio psicologico degli adolescenti come effetto della lunga crisi economica che ha attraversato il Paese. E la aumenta la richiesta ai professionisti della psiche da parte dei ragazzi tra i 15 e i 18 anni. “Negli ultimi anni nei nostri studi registiamo una maggiore presenza di ragazzi infra diciottenni. Le richieste sono tante. Per questo stiamo pensando di variare anche il nostro codice deontologico, che prevede per i minori il consenso dei genitori, affinché anche il sedicenne possa accedere all’assistenza psicologica in modo autonomo”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, Fulvio Giardina, alla presentazione – oggi a Roma- della giornata nazionale della psicologia, in programma il prossimo 10 ottobre.
“Il Paese – spiega Giardina – ha attraversato e sta superando un momento di crisi fortemente depauperante. La più grossa crisi dal dopoguerra. Nei nostri studi abbiamo notato che vi è una riduzione delle patologie classiche. Quelle che, tra gli anni ’70 e ’90 caratterizzavano la presenza dei pazienti. Oggi prevale la sofferenza intermedia, il disagio momentaneo”. Si è creata “una forte criticità legata alle famiglie, al rapporto tra genitori e figli. Un genitore preoccupato di arrivare alla fine del mese può avere meno attenzione ai problemi che il figlio pone. E noi ce ne accorgiamo dal numero di richieste di accesso agli studi da parete dei giovani”.
A soffrire, quindi, sono anche i genitori di questi ragazzi. “Osserviamo, infatti, un aumento delle richieste, sempre dell’ordine del 30%, delle persone tra i 50 e 60 anni”, aggiunge il presidente degli psicologi. Si tratta di uomini e donne particolarmente provati dalla crisi. “Una situazione spesso legata ad una incapacità a potersi ricollocare in un contesto di nuovi progetti. Quando una persona a 50 anni deve riorganizzare il suo progetto di vita, non è preparata culturalmente al cambiamento e a variare il proprio assetto esistenziale. E’ importante che queste persone vengano accompagnate in questo passaggio ed è necessario saperle orientare verso un nuovo progetto di vita”.