Home Nazionale Salute: Greco, +30% seme malformato in 10 anni, a rischio gravidanze naturali

Salute: Greco, +30% seme malformato in 10 anni, a rischio gravidanze naturali

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Roma, 27 lug. (AdnKronos Salute) – La fertilità maschile è “a rischio”, ma ciò non è dovuto solo al numero di spermatozoi contenuti nel liquido seminale, crollati secondo un recente studio. Bensì alla loro “qualità”. Se “da una parte i valori dello sperma scendono, dall’altra crescono le malformazioni: in un’analisi su 10 mila liquidi seminali abbiamo registrato il 50% di seme malformate, con un aumento del 30% negli ultimi dieci anni, e una riduzione della fertilità del 50%”. E’ quanto afferma Ermanno Greco, direttore del Centro per la medicina riproduttiva dell’European Hospital di Roma, commentando all’Adnkronos Salute lo studio internazionale che lancia l’allarme sulla fertilità dell’uomo occidentale.
Dunque “si riducono le possibilità di ottenere una gravidanza naturale” e diventa “ipotizzabile”, per l’esperto, un futuro in cui per fare un figlio si ricorrerà sempre più alla fecondazione artificiale. “Dall’analisi effettuata – spiega l’esperto – abbiamo riscontrato l’aumento di una patologia relativa alla conformazione della testa dello spermatozoo. E’ un parametro critico perché condiziona la capacità di penetrare e fecondare l’uovo”. Inoltre fra i pazienti con spermatozoi malformati “il 25% è recuperabile con terapie mediche e interventi chirurgici. Gli altri sono destinati alla fecondazione artificiale”.
E i numeri parlano chiaro: “In Italia – osserva Greco – si contano circa 70 mila nuovi casi l’anno di fecondazione artificiale con circa 100-150 mila nuove coppie infertili. Ma le cause sono al 50% maschili e al 50% femminili, con le donne che fanno figli in età sempre più avanzata”.
Il motivo del peggioramento delle caratteristiche del seme dell’uomo “è riconducibile a fattori ambientali, all’inquinamento atmosferico e all’aumento delle temperature, soprattutto nei Paesi industrializzati. Poi ci sono tutta una serie di patologie come il varicocele e le prostatiti che, se trascurate, determinano alterazioni irreversibili. Per questo – conclude l’esperto – è necessario incentivare la prevenzione anche maschile e, allo stesso tempo, proteggere l’ambiente. Altrimenti andremo incontro all’autodistruzione”.