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Salute: pediatri a congresso, fronte comune contro cattivi stili vita giovani

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Roma, 24 apr. (AdnKronos Salute) – Creare un fronte comune contro gli stili di vita scorretti degli adolescenti italiani, rafforzando l’alleanza tra pediatri, medici di medicina generale e specialisti clinici per garantire così la continuità di assistenza e di cura ai giovanissimi. Questa la proposta avanzata dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp), nel corso di una tavola rotonda che ha aperto i lavori del 43.esimo congresso nazionale della Fimp, fino a martedì a Sorrento.
“I giovani tra i 14 e 16 anni d’età si trovano in una sorta di limbo, in cui il passaggio dal medico del bambino a quello dell’adulto non è sempre così chiaro e scontato – afferma Giampietro Chiamenti, presidente nazionale Fimp – E’ proprio in questa delicata fase della vita che iniziano alcuni comportamenti pericolosi per la salute come fumare, abbandonare la dieta mediterranea, abusare di alcol o avere rapporti sessuali non protetti”.
Per il pediatra, “bisogna siglare un accordo tra le varie associazioni mediche e stabilire norme chiare e precise, che garantiscano una migliore assistenza ai giovani. Questo vale non solo per la prevenzione, ma anche per le patologie croniche che interessano circa il 10% dei bambini italiani. Anche in questo caso serve un’integrazione che garantisca la continuità delle cure tra pediatra e i vari medici specialisti”. La Fimp è “pronta a fare la sua parte e siamo disponibili a collaborare con tutti gli altri rappresentati dei professionisti della salute”.
“Il ruolo del pediatria è fondamentale nel favorire i corretti stili di vita – sottolinea Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, all’assemblea dei delegati – E’ il professionista che ha il più forte rapporto di fiducia con i genitori italiani. Può fornire non solo assistenza, ma anche messaggi educativi importanti a tutta la famiglia. Va quindi maggiormente coinvolto, per esempio, nella somministrazione dei vaccini e per aumentare le coperture di immunizzazione che stanno calando nel nostro Paese”.
Questa la strada seguita “in Regione Toscana da due anni – racconta Paolo Biasci, vicepresidente nazionale della Fimp – Abbiamo riscontrato ampia soddisfazione da parte delle famiglie e di fatto sono state azzerate le liste di attesa che spesso costringevano genitori e figli a lunghe attese e spostamenti per poter usufruire delle immunizzazioni”.
Fra i temi del congresso, anche il rinnovo del contratto dei pediatri. Si chiede “un nuovo atto di indirizzo che possa permettere una ripresa della contrattazione per tutta la medicina convenzionata. Il nostro auspicio è che ciò avvenga già nei prossimi due mesi”, conclude Chiamenti. Il nuovo contratto, aggiunge Biasci, “dovrà avere delle norme ad hoc per garantire anche nelle zone geograficamente più disagiate la presenza capillare dei pediatri di famiglia. E’ un problema che va affrontato e risolto al più presto”.