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Sanità: Melania parla in italiano e si fa i selfie con i bimbi del Bambino Gesù

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Roma, 24 mag. (AdnKronos Salute) – Con i piccoli pazienti del Bambino Gesù Melania Trump “ha parlato in italiano e si è fatta tanti selfie”. Così la portavoce della first lady, Stephanie Grisham, la raccontato la visita “molto emozionante” di Melania all’ospedale pediatrico romano, dove la first lady si è voluta fermare nella stanza dei giochi dove “si è fermata a colorare insieme ai bambini”.
La first lady ha anche lasciato autografi e dediche sulle ingessature e sulle fasciature dei piccoli, ed una dedica – testimoniata da uno dei tanti tweet che documentano la visita pubblicato dal Bambino Gesù – sulla lavagna della stanza.
‘Great visiting you! Stay strong & positive! Much love, Melania Trump’. E’ il messaggio lasciato ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù dalla First Lady, scritto sul libro dei saluti della ludoteca. Melania Trump è arrivata al Gianicolo poco prima delle ore 11. Ad accoglierla, davanti al piazzale antistante il Pronto Soccorso del Dipartimento di emergenza e accettazione, la presidente dell’ospedale pediatrico Mariella Enoc, il direttore sanitario Massimiliano Raponi, il direttore scientifico Bruno Dallapiccola, il coordinatore generale dell’ospedale Ruggero Parrotto. Due bambini hanno consegnato alla signora Trump un bouquet di fiori come benvenuto, che la First Lady ha depositato ai piedi della statua della Madonna antistante il pronto soccorso.
La First Lady ha percorso quindi il viale interno dell’ospedale passando accanto ai padiglioni dedicati ai Pontefici Pio XII e Giovanni Paolo II. Davanti al Dipartimento di Cardiologia pediatrica, Lady Trump ha preso l’ingresso della Terapia Intensiva Cardiochirugica, dove sono ricoverati bambini – anche piccolissimi – sottoposti a interventi cardiochirurgici, trapianti di cuore e impianti di cuore artificiale. A seguire, l’incontro nella coloratissima ludoteca dell’Ospedale con 15 bambini e ragazzi di nove nazionalità diverse: italiana, africana, filippina, irachena, libanese, macedone, marocchina, nepalese, ucraina. La First Lady si è intrattenuta a giocare e disegnare con i giovanissimi pazienti, tra i 5 e i 16 anni, che alla fine le hanno portato in dono un libro fotografico che racconta la realtà dell’Ospedale, intitolato ‘Vite Coraggiose’, una statua in legno raffigurante una Madonna proveniente dal Centrafrica e realizzata da un artigiano di Bangui (dove il Bambino Gesù ha preso in carico la ristrutturazione dell’Ospedale pediatrico), e un disegno realizzato dai pazienti con la scritta in inglese: Tutti i bambini del mondo sono uguali.
Ultima tappa della visita nella cappella dell’Ospedale, accompagnata dalla duchessa Maria Grazie Salviati, membro del Consiglio di amministrazione ed erede della famiglia fondatrice del Bambino Gesù, quasi 150 anni fa. La First Lady si è raccolta in preghiera qualche minuto e ha firmato il libro visite ufficiali dell’Ospedale. L’ultimo saluto con la Enoc all’ingresso del Padiglione S.Onofrio. “Abbiamo accolto con piacere la richiesta della signora Trump di visitare il nostro ospedale – ha detto Enoc – Siamo contenti di poter presentare alla First Lady degli Stati Uniti un ospedale di riconosciuta eccellenza clinica e scientifica, accreditato a livello internazionale, inserito all’interno del sistema italiano di sanità pubblica e gratuita. Ma soprattutto siamo contenti di poter rappresentare anche un modo di essere Chiesa molto caro a Papa Francesco. La realtà di una Chiesa che cura e accoglie i più deboli, i bambini gravemente malati, i bambini con malattie rare, provenienti da ogni parte del mondo”.