Home Nazionale Sanità: vescovo Mapelli, casa pignorata da Rsa per degenza mamma con Alzheimer

Sanità: vescovo Mapelli, casa pignorata da Rsa per degenza mamma con Alzheimer

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Milano, 15 apr. – (AdnKronos) – Formalmente ‘senza una casa’. Perché l’abitazione dove ha vissuto, che era dei suoi genitori, é stata pignorata in seguito ad un decreto ingiuntivo per circa 30.000 euro ottenuto da una Rsa nel milanese per coprire le spese di assistenza per la degenza della madre, una donna più che ottantenne, affetta dal morbo di Alzheimer e invalida, deceduta a dicembre dello scorso anno nella struttura sanitaria. E’ quanto accade a monsignor Giovanni Mapelli, arcivescovo Primate della Chiesa Cristiana Antica Cattolica e Apostolica, che all’Adnkronos denuncia una situazione che non esita a definire “di abbandono, assurda, irresponsabile”.
La sua storia non é diversa da quella che affrontano tante altre famiglie alle prese con un familiare anziano e affetto da gravi patologie, impossibile da gestire e curare in casa e quindi necessariamente costretto ad essere ricoverato in una struttura sanitaria. Famiglie alle prese con rette più o meno alte, che versano la pensione del familiare, quasi sempre accompagnata da una invalidità e magari dalla reversibilità lasciata da un coniuge il cui cumulo però non é sufficiente.
Perché c’è quasi sempre una quota che rientra in quella retta di assistenza ora oggetto di più letture: c’é chi, come un giudice del Tribunale di Monza, in una causa simile, ha stabilito che quelle cure prestate ad anziani con gravi patologie “sono prestazioni di carattere prevalentemente sanitario” quindi a carico dello Stato e chi, come lo studio Legale Donegani, che affianca molte Rsa lombarde, parla di materia “regolata dai nuovi Lea, approvati con Dpcm del gennaio scorso nel contesto dei quali resta fermo il criterio della compartecipazione al 50% tra utente e servizio sanitario nazionale”.