Palermo, 10 ott. (AdnKronos) – “E arrivò il tempo di incamerare qualsiasi cosa pur di vincere #vincetevoi #schifofatevoi. È solo l’inizio delle danze … già da prima … ma da qui in poi sarà una rovinosa discesa”. E’ lo sfogo sui social di Pietro Salvino, l’ex attivista del M5S, imputato nel processo per le firme false di Palermo e marito della deputata sospesa dal movimento Claudia Mannino. Il riferimento è ad Angelo Cambiano, l’ex sindaco di Licata (Agrigento) designato dal candidato grillino Giancarlo Cancelleri ad assessore regionale. Oggi circolava sui social una fotografia in cui si vede Cambiano a una convention con Forza Italia. Una foto risalente a pochi anni fa. Quando qualcuno gli chiede se non fa più parte del M5S, Salvino replica: “Io sono Pietro Salvino, non permetto a nessuno di identificarmi con un logo, io sono le idee ed i principi che sostengo”.
E poi aggiunge: “Capito, dobbiamo per forza farci soggiogare da un marchio per avere una identità. Il M5S finì a schifi, ci vuole tanto a capirlo?”. Per concludere “Rimangono le persone i principi le idee … ma identificare una persona col vuoto cosmico di quattro sfascisti é proprio obbligatorio?”.