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Sicilia: Ferrandelli, mai raccolte firme false nella mia vita

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Palermo, 21 ott. (AdnKronos) – “Chi dà informazioni relative a procedimenti coperti da segreto istruttorio è un delinquente perché commette un reato. Io sono estraneo a questa vicenda e intendo far valere le mie ragioni e la mia storia. Non ho mai raccolto firme false nella mia vita. Nonostante tutto continuo a mantenere fiducia nella magistratura come sempre”. Inizia così la nota di Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale del Comune di Palermo, pubblicata sulla sua pagina Facebook. Il consigliere comunale fa riferimento a una inchiesta che sarebbe stata aperta dalla Procura di Palermo, nell’ambito di un’altra inchiesta – di cui scrive oggi il Giornale di Sicilia – che vede indagato Ferrandelli per voto di scambio politico-mafioso, secondo cui per le comunali del giugno scorso nel suo staff sarebbe state raccolte firme false.
“Questa storia sta incominciando a stancare soprattutto per la disinvoltura di chi mi attribuisce responsabilità sui giornali per cose di cui io non sono minimamente a conoscenza – dice – Capisco che ognuno riporta le notizie che le proprie fonti danno, ma gli ricordo, pur comprendendo e difendendo il diritto di cronaca, che chi fornisce queste informazioni sta commettendo il reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Prendere le notizie di “delinquenti” che compiono un reato senza un minimo di esercizio critico sulla notizia attribuendo automaticamente un reato al sottoscritto è davvero mortificante e ingiusto”.
“Contrariamente, da questa vicenda, mi pare che emerga che c’è chi è a contatto con “delinquenti” che lavorano nelle istituzioni e che riportandone le informazioni attribuiscono attività criminali ad altri. Ribadisco infatti che la vicenda è coperta da segreto istruttorio e che io non sono assolutamente informato di niente – dice – Non ho mai raccolto firme false nella mia vita. Ogni singola firma della mia vita ha valore di dignità e onestà. Non mi è mai passato per l’anticamera del cervello. Né ho mai avuto sentore potesse accadere all’interno del mio comitato, avendo totale fiducia nel mio staff e nella sua assoluta trasparenza”.