Palermo, 16 ago. (AdnKronos) – Consultazioni informali e vertici ufficiali, telefonate e ‘abboccamenti’. Non si fermano neppure nella settimana di ferragosto le ‘trattative’ tra i partiti in vista delle elezioni regionali d’autunno in Sicilia. Da sciogliere c’è ancora il nodo delle alleanze con centrosinistra e centrodestra alle prese con veti incrociati e nomi di papabili candidati governatori. A sparigliare le carte questa volta ci ha pensato il ministro degli Esteri e leader di Ap, Angelino Alfano, conteso da entrambi gli schieramenti e sempre più ago della bilancia in una tornata elettorale dall’esito incerto. E così mentre il leader azzurro in Sicilia, Gianfranco Miccichè, sembra non voler ancora abbandonare il progetto di un centrodestra sul modello del Ppe europeo, sfidando l’ostilità verso gli uomini di Alfano della Lega e di Fratelli d’Italia, da tempo in campagna elettorale al fianco dell’ex presidente della provincia di Catania, Nello Musumeci, anche dalle parti del centrosinistra le acque restano agitate.
Per il sottosegretario e co-coordinatore degli alfaniani nell’Isola, Giuseppe Castiglione, l’accordo con il Pd “non è ancora stato chiuso”, ma la riserva potrebbe essere sciolta “tra questa settimana e l’inizio della prossima” anche perché “ormai siamo alle battute finali”.