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Sicilia: sindaco Palermo, su province marchetta elettorale di un’accozzaglia politica

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Palermo, 11 ago. (AdnKronos) – “Con il voto di ieri abbiamo avuto la conferma di come quella che si appresta finalmente a finire sia la peggiore legislatura della storia siciliana repubblicana. Una ulteriore conferma di quanto sia urgente e necessaria la discontinuità non soltanto con il Governo ma anche col modo di fare politica rappresentato da questa Assemblea regionale”. Il duro atto d’accusa arriva dal sindaco di Palermo e presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando, dopo il via libera di ieri sera a Sala d’Ercole alla norma che reintroduce il voto diretto nell’ormai ex Province nell’Isola.
“Mentre giorno dopo giorno si susseguono le emergenze sociali, economiche e ambientali e mentre tutte le statistiche confermano come la Sicilia, senza una veloce inversione di rotta, è destinata al sottosviluppo per decenni – aggiunge Orlando -, una accozzaglia politica variegata usa il Parlamento per l’ennesima marchetta pre-elettorale volta unicamente a creare poltrone e aspettative di poltrone, indennità e aspettative di indennità da usare come merce di scambio nella imminente campagna elettorale o come paracadute per coloro che non saranno riconfermati. Proprio quando finalmente si è arrivati a un punto di certezza normativa e mentre in tutta Italia gli enti intermedi sono spariti da tre anni, in Sicilia – denuncia il sindaco – ci apprestiamo a farli risorgere, ricreando quella situazione di incertezza che negli anni ha portato gravi danni, per citare i più clamorosi, al sistema dei servizi sociali, dell’istruzione e della viabilità”.
“Non oso immaginare cosa avverrà nelle ultime settimane di questa triste legislatura – conclude Orlando -, quando ancora una volta il nobile strumento dell’Autonomia, che fu pensata e voluta per creare sviluppo, sarà violentato per fini elettorali e per tentare di tutelare vergognosi privilegi”.