Home Nazionale Smog: 500 mila morti l’anno in Ue, 20 volte più che per incidenti stradali

Smog: 500 mila morti l’anno in Ue, 20 volte più che per incidenti stradali

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Roma, 25 set. (AdnKronos Salute) – Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, in Europa ogni anno si registrano oltre 500 mila morti premature a causa dell’inquinamento atmosferico: circa 20 volte il numero di vittime per incidenti stradali. Almeno 9 cittadini europei su 10 risultano esposti a concentrazioni di Pm2,5, ozono e benzo-A-pirene superiori ai livelli raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità. E in Italia? Nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi decenni, l’inquinamento atmosferico è la causa ogni anno di oltre 90 mila morti premature. Con più di 1.500 decessi per milione di abitanti, il nostro Paese presenta valori decisamente più alti rispetto alla media europea, pari a circa 1.000 decessi prematuri per mln.
E’ quanto emerge dal report sulla qualità dell’aria, che sarà presentato a Roma il 29 settembre presso l’Istituto di Santa Maria in Aquiro, Senato della Repubblica, realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con Enea e in partnership con il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Durante l’incontro ‘La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane – Dieci proposte di green economy’ si cercherà di fare il punto sulle origini dell’inquinamento dell’aria nelle aree urbane in Italia; su quanto pesano il traffico veicolare, il riscaldamento, le attività produttive, il trasporto degli inquinanti a media e lunga distanza, e le condizioni meteorologiche nel quadro del cambiamento climatico.
Grazie alla ricostruzione di un quadro conoscitivo chiaro e completo sul tema delle emissioni inquinanti e della qualità dell’aria con un’analisi approfondita delle cause primarie dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane, è stato elaborato un ‘decalogo’ per vincere la sfida nelle città italiane attraverso soluzioni strutturali che superino le emergenze e puntino sullo sviluppo della green economy.
Come si evidenzia nel rapporto, infatti, è necessario mettere in campo azioni nuove e più incisive. Le 10 proposte toccano temi di carattere generale, come una revisione della governance e un maggiore coinvolgimento del mondo della ricerca, e altri di tipo più specifico, proponendo una roadmap per il settore dei trasporti, un percorso di riqualificazione profonda del patrimonio edilizio pubblico e privato, un Piano nazionale sulle biomasse e un maggior coinvolgimento del settore agricolo.