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Terrorismo: sindaco Castellammare del Golfo, scossi da notizia

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Palermo, 24 giu. (AdnKronos) – “Siamo molto scossi. E’ una notizia inaspettata, i genitori sono persone perbene, ben inserite nella comunità. Pensare di avere tra i nostri ragazzi dei giovani che in pochissimo tempo subiscono una tale evoluzione, o involuzione a seconda dei punti di vista, mi preoccupa parecchio”. A dirlo all’AdnKronos è Nicolò Coppola, sindaco di Castellammare del Golfo, il paese in provincia di Trapani, in cui è nato Francesco Cascio, marito della 26enne Lara Bombonati, la presunta foreign fighter fermata nell’alessandrino e ora reclusa nel carcere di Torino in attesa della convalida da parte del gip. Dopo essersi convertita all’Islam, prendendo il nome di ‘Khadija’, la 26enne insieme al marito aveva raggiunto la Turchia e poi la Siria, dove Francesco Cascio è morto lo scorso 26 dicembre durante un’irruzione armata in un campo di addestramento.
“Abbiamo appreso la notizia dalla stampa – dice adesso il primo cittadino -. Stiamo cercando di capire qualcosa in più”. Ma la vicenda per il sindaco è la prova che “occorre aprire gli occhi, il nemico può essere accanto a noi. Spesso pensiamo che la mafia o l’Isis sono faccende lontane che non possono entrare nelle nostre case. E’ necessario stare attenti, mettere in guardia i nostri figli perché possano captare subito la pericolosità di certi atteggiamenti”. Quello che è certo è che Francesco Cascio in paese non si vedeva da qualche anno. Madre insegnante e padre impiegato in prefettura a Trapani, il 27enne era nato a Erice e aveva passato la sua adolescenza proprio a Castellammare del Golfo, dove aveva frequentato il liceo classico ‘Francesco Vivona’.