Home Nazionale Tra siccità e alluvioni, a Bari il futuro della risorsa idrica

Tra siccità e alluvioni, a Bari il futuro della risorsa idrica

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Roma, 6 ott. (AdnKronos) – Stato delle risorse idriche del Pianeta, disponibilità e accessibilità, siccità e alluvioni, nuove tecnologie e tematiche sociali, ma anche spettacoli ed incontri culturali. Tutto questo è il Festival dell’Acqua, ideato e promosso da Utilitalia (la Federazione delle aziende che si occupano di acqua ambiente e energia), in collaborazione con Acquedotto pugliese (AQP), in programma a Bari dall’8 all’11 ottobre.
Patrocinato dal ministero dell’Ambiente, dalla Regione Puglia, dal Comune di Bari, da Unesco Wwap, dalle maggiori associazioni mondiali ed europee del settore (Iwa International Water Association ed Eureau) e da Apulia Film Commission, il Festival è realizzato grazie al coinvolgimento dell’Università di Bari Aldo Moro (sede principale del Festival), di Legambiente Puglia, dell’Accademia delle Belle Arti, della Biblioteca Nazionale di Bari e dell’Associazione Idrotecnica Italiana.
L’edizione 2017 del Festival vede il gemellaggio con il Music Festival ‘L’acqua in testa’ che nei due giorni precedenti (sabato 7 e domenica 8) ha programmato eventi musicali di portata internazionale: Tony Allen e Yassin Bey.
Nelle tre passate edizioni (Genova 2011, L’Aquila 2013 e Milano Expo 2015) il Festival ha coinvolto complessivamente 429.000 visitatori, 14.800 studenti, proponendo 98 sessioni tecnico-scientifiche e 94 eventi culturali legati al tema dell’acqua. Coinvolte negli approfondimenti convegnistici e seminariali a Bari, i rappresentanti di oltre 500 aziende associate ad Utilitaria e centinaia di soggetti istituzionali, scientifici e tecnici, che a diverso titolo si occupano dei Servizi idrici e di pubblica utilità. In occasione del Festival dell’Acqua, Utilitalia e Acquedotto Pugliese hanno curato la riattivazione della fontana di Piazza Umberto I, che rappresenta il simbolo dell’acqua corrente in Puglia e sarà protagonista dello spettacolo di martedì sera.
Nella quarta edizione del Festival sono in programma sessioni tematiche sull’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile al 2030, sul diritto all’acqua e sul Mediterraneo, dibattiti sui cambiamenti climatici e sugli effetti legati alla siccità e alle alluvioni e sulla ‘blue-circular economy’, con il riuso delle acque e la nuova vita dei fanghi di depurazione per la valorizzazione energetica.
“Tra i temi che saranno affrontati durante le attività e gli approfondimenti in programma – spiega Antonio Decaro, sindaco di Bari – c’è proprio il valore dell’acqua come risorsa pubblica e la necessità di non sprecarla. Un impegno che deve coinvolgere anche le nostre comunità, che sempre più devono comprendere che l’impegno di ciascuno può fare la differenza, a partire dai piccoli gesti quotidiani come utilizzare il diffusore sui rubinetti o aprire e chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti. Un altro tema sul quale verterà il confronto riguarda l’impegno in termini di programmazione, che significa ad esempio riutilizzare le acque meteoriche per irrigare le aree a verde delle città o non impiegare l’acqua del nostro acquedotto per riempire piscine o per svolgere attività industriali, piccole azioni su scala locale che possono incidere sul contesto globale”.
”L’economia circolare dell’acqua è quella che ci porta a restituire alla natura quello che ci ha dato. Vale per i rifiuti, ma per l’acqua è ancora più semplice; e può addirittura creare risorse aggiuntive – osserva Gianfranco Grandaliano, vicepresidente Utilitalia – una buona sintesi è rappresentata da tre semplici regole. La prima: bisogna riuscire a tenere l’acqua quando c’è. Seconda regola: non disperderla nel corso della distribuzione. Terza regola: restituirla alla natura come ce l’ha data”.
“Nella logica del ‘non buttare via nulla’ – dice Anna Maria Curcuruto, assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia – bisogna tendere all’economica circolare dell’acqua riutilizzando i reflui sia in agricoltura sia negli usi civili e industriali per arrivare anche al riutilizzo dei fanghi, attualmente smaltiti onerosamente come rifiuto speciale. Un’economia blu circolare”.
“Quattro giorni di spettacoli, eventi culturali, seminari scientifici – dice il presidente di Acquedotto Pugliese, Nicola De Sanctis – ma anche e soprattutto occasione di dibattito e approfondimento sul servizio idrico, criticità e prospettive”.
Ampio spazio sarà dedicato alle soluzioni più innovative, al monitoraggio, alla banda larga e ai satelliti, al mondo delle start-up nel settore idrico e alla dissalazione che, grazie all’evoluzione tecnologica del settore e all’abbattimento dei costi, consente di pensare al mare come al più grande serbatoio d’acqua potabile. Al ciclo di incontri e di riflessioni si affianca un ricco programma di manifestazioni artistiche e culturali oltre laboratori didattici e incontri per le scuole di ogni ordine e grado.
Tra le presenze di rilievo il viceministro dell’Economia Enrico Morando, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari e presidente di Anci, Antonio Decaro, il Coordinatore del World Water AssessmentProgramme dell’Unesco Stefan Uhlenbrook, il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, il presidente dell’International Water Association Diane Darras e il presidente della Società Italiana di Meteorologia Luca Mercalli.
A parlare del tema dell’acqua al pubblico e ai ragazzi delle scuole saranno, sotto varie sfaccettature, l’attore Sergio Rubini, il saggista Luciano Canfora, il professore Giorgio Ieranò, il professor Michele Mirabella.