Roma, 10 ott. (AdnKronos) – Il provvedimento è stato approvato ma le tensioni in aula sono state molte con il governo sotto due volte, al Senato, nella votazioni sulla legge europea. Tensioni dentro la maggioranza, con Ap, e che hanno coinvolto forze politiche vicine al governo, come Ala, e chi ne faceva parte fino a poco fa, ovvero Mdp.
La legge è passata alla fine con 118 sì, 17 no e 69 astenuti. Tra questi i senatori demoprogressista che hanno intrecciato le perplessità sul provvedimento alla battaglia, ora alla Camera, sulla legge elettorale. Spiega la capogruppo di Mdp, Cecilia Guerra: “Oggi è stata inferta una ferita grave alla democrazia. La fiducia posta dal governo su una legge di competenza parlamentare impedisce ai parlamentari di discutere la legge più importante per la democrazia del Paese. Si è scelto scientemente di estromettere Articolo 1 Mdp da questa maggioranza”.
Le modifiche approvate al Senato, con il via libera ai due emendamenti su cui il governo aveva dato parere contrario, comporta ora un nuovo passaggio alla Camera. Francesco Sanna del Pd attacca: Mdp “ha votato con le destre e M5s… Dice per migliorare l’etichettatura dei formaggi ma in realtà per vendicare la fiducia alla Camera sulla legge elettorale. Il testo è modificato, dovrà tornare alla Camera con grandi problemi per il calendario dei lavori già programmato”. E ancora la dem Francesca Puglisi: “Massimo D’Alema voleva fare il commissario europeo, ora da ordine a Mdp di votare contro il testo in Senato. Il tutto alla faccia dell’interesse nazionale”.